BRINDISI – La corte di Cassazione ha scritto la parola finale. E’ diventata definitiva la condanna a otto anni di reclusione nei confronti del 48enne Francesco Caramia, originario di Mesagne, ex parroco della chiesa di San Giustino de Jacobis, al rione Bozzano di Brindisi, per abusi sessuali su un chierichetto. La suprema corte si è espressa ieri sera (mercoledì 7 giugno) confermando la sentenza della Corte d’Appello, che a sua volta aveva confermato la condanna emessa dal tribunale di Brindisi.
I fatti si sono verificati fra il 2008 e il 2009, quando la vittima aveva 8-9 anni. L’inchiesta partì a seguito di una denuncia sporta dal pediatra del minore al quale si era rivolto la mamma, dopo aver parlato con un’amica del figlio. Difeso dagli avvocati Giancarlo Camassa e Rosanna Saracino, Caramia ha sempre professato la propria innocenza. La vittima, assistita dall’avvocato Carmela Roma, si è costituita parte civile.
Nel settembre 2017 è arrivata la condanna a otto anni di reclusione in primo grado di giudizio. In appello l’accusa aveva chiesto la conferma di tale condanna, mentre la difesa aveva chiesto l’assoluzione o in subordine l’attenuante per non particolare gravità. Era stata rigettata, inoltre, l’istanza di poter sentire il ragazzo, già ascoltato in fase di indagini preliminari nell’ambito dell’incidente probatorio, avanzata dai legali dell’imputato. Gli stessi hanno depositato ricorso in Cassazione, ma questo è stato dichiarato inammissibile, con conseguente conferma della condanna.
Arrestato nel 2016 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, Caramia è stato sottoposto a due anni e quattro mesi di custodia cautelare, prima in carcere e poi in comunità.
https://www.brindisireport.it/cronaca/definitiva-condanna-francesco-caramia-abusi-sessuali-brindisi.html
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.