La giustizia mozambicana accusa di aggressione indecente il sacerdote denunciato come abusatore di minori al vescovo portoghese José Ornelas, nel 2011, ha detto oggi a Lusa una fonte della Procura generale (PGR) di Maputo.
Luciano Caminotti “era imputato in paternità materiale e in forma consumata del reato di atti osceni” e “il 23 agosto si è aperta l’udienza preliminare, svoltasi il 2 settembre”, precisa la PGR, rispondendo ai quesiti posti da Lusa.
“In questi termini, sia la Procura della Repubblica che gli imputati attendono la notifica da parte del Tribunale Giudiziario della Provincia di Zambezia – Sezione Investigativa Penale”, in merito allo svolgimento del processo, aggiunge, senza ulteriori precisazioni.
La PGR non ha risposto ad altre domande, vale a dire se il vescovo Ornelas, che presiede la Conferenza episcopale portoghese, abbia, dal 2011, inoltrato denuncia o partecipato in altro modo al caso.
Secondo la stessa nota, inviata a Lusa, il caso è iniziato 11 anni fa presso la Procura della Repubblica di Gurué, dove Caminotti gestiva un orfanotrofio.
“Il suddetto caso è stato inviato alla Procura Provinciale di Zambezia e registrato con il numero 179/2014 della Polizia Penitenziaria, in cui padre Luciano Caminotti è stato rinviato a giudizio per i reati di maltrattamento e atti osceni”, riferisce.
Nel 2014 “è stata emanata un’ordinanza di astensione dall’accusa per insufficienza di prove”, ordinanza “non approvata” dai superiori: “sono stati disposti nuovi passaggi per nuovi elementi emersi”, indica, senza precisare quali.
Il contesto ha portato alla riapertura del processo, questa volta con il numero 596/2020 del 15 dicembre 2020 presso la Procura provinciale della Zambezia.
È in questa sequenza che, il 30 ottobre 2021, padre Caminotti “viene imputato in paternità materiale e nella forma consumata del reato di atti osceni”, portando all’udienza preliminare tenutasi un mese fa, conclude la nota, senza fornire dettagli del processo.
In Portogallo, il Pubblico Ministero (MP) ha confermato sabato che stava indagando sul vescovo José Ornelas per presunto insabbiamento di abusi sessuali, rivelando che c’era già stata un’indagine con possibili collegamenti a questo caso nel 2011.
Secondo il quotidiano Público, nel 2011 il vescovo era alla guida dell’Ordine dei Dehoniani quando si è trovato di fronte a un insegnante con presunti casi di abusi sessuali presso l’orfanotrofio Luciano Cominotti in Mozambico – un istituto con 50 bambini, alcuni dei quali stavano seguendo le lezioni una missione gestita da un sacerdote dehoniano, Ilario Verri, dove l’insegnante, João Oliveira, ha ascoltato le testimonianze.
Lo stesso professore ha ora rivolto una nuova denuncia alla Presidenza della Repubblica portoghese, prendendo di mira José Ornelas, ritenendo che il presule “abbia omesso dalle autorità l’abuso di diversi minori come presidente dell’Ordine dei Dehoniani”.
Il vescovo ha negato a Público qualsiasi insabbiamento di denunce di abusi sessuali.
È stato José Ornelas che, alla fine del 2021, ha annunciato la creazione di una commissione indipendente per studiare gli abusi nella Chiesa cattolica in Portogallo, coordinata dallo psichiatra infantile Pedro Strecht e che dovrebbe presentare le conclusioni del suo lavoro nel gennaio del prossimo anno.
https://www.rtp.pt/noticias/mundo/justica-mocambicana-acusa-de-atentado-ao-pudor-padre-denunciado-ao-bispo-ornelas_n1437177
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