Riceviamo dai colleghi della Nuova Zelanda e pubblichiamo.
Santità,
Un caloroso saluto da Aotearoa Nuova Zelanda.
È con una richiesta urgente che noi, Suoi sopravvissuti agli abusi sessuali su minori da parte di preti e religiosi nella Sua Chiesa ad Aotearoa, in Nuova Zelanda, scriviamo, chiedendo la sua attenzione personale, la sua risposta e il suo intervento.
Purtroppo, siamo danneggiati proprio dall’ufficio della Chiesa Cattolica istituito per fornire la guarigione, l’Ufficio nazionale della Chiesa Neozelandese per gli standard professionali (NOPS), incaricato di amministrare il processo di riparazione Te Houhanga Rongo – A Path To Healing (APTH), in risposta alle denunce di abuso.
Purtroppo, da qualche tempo i funzionari del NOPS violano i principi e le procedure stesse dell’APTH nella gestione dei casi di denuncia. In un caso, la direttrice del NOPS ha persino falsificato il rapporto di revisione di un investigatore indipendente. Di conseguenza, ai sopravvissuti agli abusi non solo viene negata la risposta compassionevole ed equa promessa, ma essi stessi vengono nuovamente traumatizzati dallo stesso ufficio incaricato di fornire un percorso di guarigione.
Ci rivolgiamo a Lei perché pur avendo portato questi fatti all’attenzione delle autorità ecclesiastiche locali già nel novembre 2019, al cardinale John Dew, metropolita della Nuova Zelanda e al suo Nunzio Apostolico in Nuova Zelanda, Novatus Rugambwa, pur avendo fornito chiari esempi delle violazioni dei principi e delle procedure APTH con prove concrete, e scritto anche alla Conferenza Episcopale della Nuova Zelanda, tuttavia, siamo stati sostanzialmente ignorati da un processo che utilizza tattiche come rinvii, negazione e copertura con il pretesto del diritto alla privacy.
Di conseguenza, i fedeli cattolici neozelandesi stanno vivendo un processo ipocrita di “riparazione” da parte della Chiesa cattolica in Nuova Zelanda. Da un lato, pubblicamente, i vertici della Chiesa locale tendono una “mano aperta alla speranza di guarigione,” dall’altro, a porte chiuse, traumatizzano una seconda volta vittime e sopravvissuti violando le proprie politiche e procedure.
Pertanto, vengono arrecati ulteriori danni alle persone povere e più vulnerabili che hanno cercato la guarigione, tuttavia, meriterebbero più considerazione!
Data la mancanza di un percorso di guarigione autentico e onesto nella Chiesa cattolica della Nuova Zelanda, vorremmo chiedere l’intervento di Sua Santità.
Potrebbe, Santo Padre, dare istruzione alla Conferenza episcopale neozelandese e alla Conferenza dei leader religiosi di Aotearoa, in Nuova Zelanda, di avviare una revisione urgente, indipendente e trasparente di NOPS e APTH senza ulteriori scuse o pretesti?
Vittime e sopravvissuti agli abusi del clero e dei religiosi nella Chiesa cattolica della Nuova Zelanda vengono feriti e nuovamente traumatizzati dai vertici della Sua Chiesa.
Ci auguriamo che Sua Santità ascolti il nostro appello e che ci aiuti.
Distinti saluti,
SNAP Aotearoa, pp
Dott. Christopher LONGHURST, S.T.D.
Direttore di SNAP Aotearoa New Zealand
– for SNAP Aotearoa Trust Board
& Executive Leadership Group
SNAP-letter-to-Pope-Francesco-Sept-2022
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.