Due anni fa la sua foto aveva fatto il giro delle chat di classe delle scuole di Perugia. Le mamme e i papà erano fortemente allarmati dalla presenza a Ponte San Giovanni di quell’ex religioso, allontanato dalla Chiesa dopo una condanna per abuso su minori, che vestiva ancora l’abito talare e avvicinava i ragazzini fuori dalle scuole. E proprio quando una donna lo vide passeggiare con due ragazzi tenuti per mano scattò l’inchiesta della Procura di Perugia che adesso fa registrare l’avviso di conclusione delle indagini. Per l’ex religioso, accusato di prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico, il pm, Massimo Casucci, titolare del fascicolo d’inchiesta procederà alla richiesta di rinvio a giudizio.
Quel giorno di febbraio 2020, furono i carabinieri di Ponte San Giovanni a intervenire portando in caserma sia i minorenni che il sedicente religioso. “L’ho visto che per strada camminava per mano con due ragazzini – aveva spiegato la donna che aveva chiamato i carabinieri-. Noi mamme siamo in apprensione per la sua presenza già da giorni. Sappiamo chi è e cosa ha fatto in passato. Per questo ho deciso di fermarmi e chiamare i carabinieri. Lui mi ha quasi aggredito quando gli ho detto cosa faceva in giro con quei ragazzini. Mi ha detto che erano i figli del suo badante e che, mentre lui era andato a fare spesa, lui badava ai suoi figli”. Anche la Curia poi era intervenuta con una nota ufficiale in cui spiegava che “avevano segnalato alle forze dell’ordine la presenza di un ex religioso, che ancora veste l’abito talare”, e che “cerca di avvicinare soprattutto ragazzi con la scusa di esercitare il suo ministero sacerdotale”. “Si tratta – aveva spiegato la Curia – di un ex religioso, che a seguito di gravi vicende giudiziarie è stato raggiunto, già nel 2006, da un procedimento di sospensione cautelativa da ogni pubblica attività e funzione sacerdotale”. Il 70enne, assistito dall’avvocato Luca Gentili, aveva lasciato Perugia a ridosso di quei fatti.
Adesso si trova in una comunità e per lui si aprirà l’ennesimo processo in cui è accusato di prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico. In particolare, è accusato di aver offerto soldi e regali ai ragazzini in cambio di rapporti “mostrandosi anche completamente nudo nella propria abitazione in cui aveva fatto dormire i due minori con la scusa di aiutarlo per l’assistenza nei movimenti durante la notte”. Mentre per l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico, per la Procura, aveva video “raffiguranti giovanissimi intenti a consumare rapporti sessuali, verosimilmente reperiti tramite il suo account Facebook (ancora attivo, ndr) con cui partecipava a chat di gruppo preordinate alla diffusione dei contenuti pedopornografici”. Calcedonio Di Maggio
https://corrieredellumbria.corr.it/news/umbria/31798764/perugia-soldi-minori-ex-prete-pedofilo-chiuse-indagini.html
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.