ludovica eugenio – MONACO-ADISTA. Con un comunicato, Joseph Ratzinger ha corretto un’importante dichiarazione contenuta nella sua memoria all’interno del rapporto sugli abusi di Monaco, riguardante la sua partecipazione all’incontro presso l’Ordinariato di Monaco che si svolse il 15 gennaio 1980, durante il quale vennero decise le modalità di trasferimento del prete Peter H., il cui curriculum pedofilo era ai tempi già noto. È uno dei casi di comportamento inadeguato imputati a Ratzinger, nella sua memoria di 82 pagine allegata al rapporto sugli abusi in diocesi pubblicato il 20 gennaio scorso, negava di aver partecipato a quell’incontro, mentre i verbali dimostravano la sua presenza. Ora, secondo una dichiarazione fatta dal suo segretario personale, mons. Georg Gänswein, di cui dà notizia l’agenzia tedesca KNA (24/1), Ratzinger sta leggendo «attentamente le dichiarazioni ivi rese, che lo riempiono di vergogna e dolore per la sofferenza che è stata inflitta alle vittime. Anche se cerca di leggerlo velocemente, chiede la vostra comprensione perché, a causa della sua età e salute, ma anche per la corposità del rapporto, ci vorrà del tempo per leggerlo per intero. Ci sarà un commento sulla relazione. Tuttavia, desidera ora chiarire che, contrariamente a quanto affermato nella sua testimonianza, ha partecipato all’assemblea ordinaria del 15 gennaio 1980».
«L’affermazione contraria – scrive Gänswein – era quindi oggettivamente errata. Ci tiene a sottolineare che ciò non è stato fatto in malafede, ma è stato il risultato di un errore nella redazione della sua dichiarazione. Spiegherà come ciò sia avvenuto nella dichiarazione che rilascerà. È molto dispiaciuto per questo errore e se ne scusa».
Tuttavia, la sua affermazione secondo cui l’incarico pastorale del sacerdote in questione non venne deciso in questa riunione «rimane oggettivamente corretta, come documentato dagli atti», riguardando soltanto «l’alloggio durante il suo trattamento terapeutico a Monaco».
«Benedetto XVI – è sempre il segretario a scrivere – in questi giorni è vicino alla sua ex arcidiocesi di origine ed è molto legato ad essa nei suoi sforzi di trasparenza. Pensa soprattutto alle vittime che hanno subito abusi sessuali e indifferenza».
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