CAMPOBASSO. Anche questa mattina due ore di discussione dinanzi ai giudici della Corte d’Appello di Campobasso, per la seconda udienza del processo di secondo grado a carico di don Marino Genova, l’ex parroco di Portocannone condannato dal Tribunale di Larino a 6 anni per atti sessuali su minore.
Protagonista dell’udienza è stato un principe del foro, l’avvocato 78enne Carlo Taormina, che da questa fase della vicenda giudiziaria che scosse tutta la diocesi di Termoli-Larino affianca il legale Ciro Intino, che ha difeso don Marino anche dinanzi al collegio frentano di primo grado, formato dal presidente Russo e dalle giudici Di Nino e Testa. A rappresentare la parte civile di Giada Vitale, la ragazza che subì le attenzioni di don Marino da quando aveva 13 anni, fino alla maggiore età, l’avvocato guglionesano Giuseppe D’Urbano.
A deporre proprio la Vitale, che ha risposto alle domande poste dalle parti.
I giudici dell’Appello si esprimeranno con la sentenza di secondo grado il prossimo 16 maggio, alle 11.30, data a cui è stata aggiornata l’udienza.
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