Report dell’associazione finisce alle Nazioni Unite. Zanardi, “chiesta una Commissione d’inchiesta per esaminare i casi di abusi sui bambini da parte di religiosi”
Roma, 27 feb. (AdnKronos) – – Sono 144 i sacerdoti italiani condannati in via definitiva, dal 2000 a oggi, o rei confessi di reati sessuali e molestie a danno di minori. Di questi solo cinque stanno scontando una
pena detentiva nelle carceri italiane ma solo uno per reati connessi alla pedofilia. “Gli altri si trovano attualmente in comunità religiose”, spiega all’Adnkronos il presidente della Rete L’Abuso Francesco Zanardi, che diffonde sul sito web dell’associazione l’elenco dei preti condannati.
Il libro “Giustizia divina” di Emanuela Provera e Federico Tulli, pubblicato da Chiarelettere, “ricostruisce la storia della fitta rete di assistenza a quelli che la Chiesa definisce ‘religiosi in difficoltà’, con tanto di indirizzi, nomi delle associazioni che gestiscono i siti e motivo del ‘ricovero’ che non sempre avviene alla luce del sole”.
Si tratta, si legge sul sito della Rete L’Abuso, di “preti che hanno alle spalle episodi di abusi. Questi sacerdoti, malgrado l’effettiva condanna – spiega Zanardi – non vivono un regime carcerario e neppure una vera detenzione domiciliare, stanno tranquillamente a contatto con altri confratelli, con problemi molto
spesso differenti, quali dipendenze e depressione”.
Nel frattempo, il report della Rete L’Abuso sul caso “Italia” finisce tra i documenti ammessi nell’80 sessione della Commissione dell’Onu per i diritti dell’infanzia. Le Nazioni Unite, spiega Zanardi, “ritengono che il nostro Paese debba istituire una Commissione d’inchiesta per esaminare i casi di abusi sui bambini da parte di personale religioso e soprattutto hanno chiesto allo Stato che venga resa obbligatoria la denuncia dei presunti abusi alle autorità di polizia”.
(Per/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
27-FEB-19 15:34
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