Zanardi, presidente della Rete L’Abuso, incontrerà il pontefice mercoledì prossimo insieme a 18 associazioni mondiali
Silvia Campese /SAVONA
Incontrerà Papa Francesco in Vaticano, mercoledì prossimo alle 11.30, il savonese Francesco Zanardi, presidente della Rete l’abuso, insieme ai leader delle diciotto associazioni mondiali che lottano contro gli abusi sui minori da parte di sacerdoti. Un evento storico, dove Papa Bergoglio incontrerà tutti i presidenti delle realtà che hanno aderito a Eca (Ending Clergy Abuse,Fine degli abusi clericali), l’associazione internazionale, costituita all’Onu, a Ginevra, nel 2018, nell’ambito di un incontro sui diritti dell’infanzia. All’interno di Eca, c’è anche l’Italia e, più precisamente, l’associazione fondata da Zanardi a Savona, dopo gli scandali che scoppiarono nel 2012. Quandola Procura della Repubblica sequestrò dalla cassaforte della Curia savonese una serie di documenti nell’ambito di un’indagine sui casi di pedofilia, avvenuti nella diocesi ligure. Denunce partite proprio da Zanardi, anche lui vittima di abusi da parte di uno dei sacerdoti, Nello Giraudo, poi condannato per pedofilia insieme a don Giorgio Barbacini. Sino ad oggi, dei casi savonesi il Vaticano era stato informato ufficialmente attraverso la documentazione giudiziaria. Zanardi, che aveva manifestato più volte in piazza San Pietro, non era mai stato ricevuto dai prelati. Ora, dopo anni di lotta per far sentire la voce delle vittime, mercoledì,Papa Francesco e i membri della Commissione per l’Infanzia del Vaticano incontreranno Zanardi e i membri di Eca, che comprende, tra i soci fondatori, Stati Uniti, Ecuador, Regno Unito, Francia,Spagna,Polonia,Germania, Belgio, Cile, Canada, Giamaica, Congo, Messico.
La svolta è arrivata qualche settimana fa. Dopo la partecipazione di Zanardi e di Eca al Comitato per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza all’Onu, sempre a Ginevra, il 22 e 23 gennaio 2019, a febbraio le Nazioni Unite hanno reso note le conclusioni finali dell’esame, con le “Raccomandazioni che sono state inviate al Governo Italiano in materia specifica di pedofilia nel clero cattolico”. Richiesta fondamentale del
l’Onu all’Italia: “l’istituzione di una commissione d’inchiesta che esamini tutti i casi di abuso sessuale sui bambini da parte di personale religioso della Chiesa cattolica”. Indicazioni che Zanardi aveva così commentato: «Sono 20 anni che si parla di abusi nella Chiesa e, finora, non è stato fatto nulla di concreto. Se Papa Francesco vuole dare un vero segnale in questo senso,dimostri di voler realmente punire tutti ivescovi che in questi anni non hanno fatto altro che insabbiare gli episodi di abuso». Il giorno dopo, giovedì, sempre Zanardi,con un’altra vittima della pedofilia clericale, Mark Rozzi, rappresentante degli Usa, terrà una conferenza stampa alla Camera dei Deputati.
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