L’inchiesta si è spostata sui conti correnti La procura “irrompe”nella vita di un parroco di Borghetto accusato di violenza sessuale.
SAVONA. Si sposta anche sui conti correnti del prete missionario ingauno, l’inchiesta della procura avviata all’indomani della denuncia di un ventinovenne brasiliano su presunte violenze sessuali subite nel 2005 durante un soggiorno in Liguria a casa del sacerdote – precisamente ad Albenga e in precedenza nella missione uruguaiana della città di Treinta y Tres. Il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro ha infatti in caricato gli uomini della polizia giudiziaria di portare elementi a comprova delle pesantissime accuse mosse dal giovane fatto arrivare in Italia dall’associazione Rete l’Abuso, presieduta da Francesco Zanardi.
Gli inquirenti vogliono mettere punti fermi soprattutto sul momento storico in cui si sarebbero compiute le violenze da parte del prete che era anche tutore del giovane. Passaggio non indifferente per il fascicolo al momento iscritto nel registro delle notizie non costituenti reato. Ma le indagini spaziano a 360 gradi sul rapporto del prete coni giovani della missione sud americana. A cominciare dagli aspetti economici. La procura vuole capire anche se il parroco ligure, in servizio nella missione uruguaiana, inviasse soldi ai suoi giovani allievi e per quali ragioni.
Nella denuncia, che coinvolgerebbe almeno altri due preti della missione, sarebbe stato paventata anche l’ipotesi di una copertura delle presunte violenze con il pagamento di denari che il prete avrebbe mascherato come regalie. Insomma, il caso pare ancora intricato. la prossima settimana potrebbe rivelarsi decisiva. La polizia deve infatti trovare riscontri alle pesantissime affermazione e dal drammatico quadro di vita evidenziato dal giovane denunciante nella missione di Treinta y Tres. G. CIO.
Il Secolo XIX Savona
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