• DATACENTER
  • MailCloudServer
  • CODIS – STAFF Only
  • Sviluppo Local
  • Sviluppo Web
  • D.O.C. cl
  • UN Login
  • Webmail
  • Webmail PEC
Rete L'ABUSO
Tesseramento 2026
venerdì 10 Ottobre 2025
  • Login
  • Register
  • L’Associazione
    • CHI SIAMO – Da dove nasce la rete e perchè
    • Contatti e uffici
    • Gli autori del blog
    • Volantini e materiale informativo
    • Tesseramento
    • Adotta la salute dei minori, sostieni Rete L’ABUSO
    • Sostieni le vittime con il tuo 5Xmille
    • Storie – Lettere di vittime e lettori
    • Sportelli legali regionali
      • Gratuito patrocinio per le vittime
      • Cosa NON deve fare una vittima
      • Violazione dei diritti nei processi canonici
    • Sportelli terapeutici regionali
    • #AllSurvivorsDay – Giornata dei sopravvissuti
      • Trauma dell’abuso
      • Vissuti emotivi
    • Approfondimenti
      • Informazioni
      • #CEI-Comic
    • Libri
  • COORD. Famiglie
    • Comunicati – Coordinamento
  • Il punto della Rete L’ABUSO
  • Le notizie
    • Nella TUA REGIONE
      • Abruzzo – Molise
      • Basilicata
      • Calabria
      • Campania
      • Emilia Romagna
      • Lazio
      • Liguria
      • Lombardia
      • Marche
      • Piemonte
      • Puglia
      • Sardegna
      • Sicilia
      • Toscana
      • Triveneto
      • Umbria
    • L’archivio storico del portale
    • Mondo
    • Città del Vaticano
    • Scout
    • Rubrica di approfondimento di Federico Tulli
    • Sala Stampa
  • Sostienici DONA ORA!
  • MEDIACENTER
    • Interviste
    • Incontri pubblici
    • Eventi
    • TV e programmi radio
    • Film
    • Docu-film
    • Podcast
      • SPECIALI – Podcast
      • APPROFONDIMENTI – Podcast
        • Spotify – iPodcast
      • Rete L’ABUSO NEWS – Podcast
        • Spotify – TG News
      • Rubrica di approfondimento di Federico Tulli
        • Spotify – Approfondimento Federico Tulli
  • Panchina viola
  • Osservatorio permanente
    • Istanze alle Istituzioni
    • ONU – C.R.C
    • Senza fare nomi – Sondaggio anonimo
    • Tesi laurea
  • Live SEARCH
  • Database abusi sessuali nel clero italiano
    • Annuario dei casi
    • Dati regionali divisi per province
    • I dati generali di casi e sopravvissuti
    • Live SEARCH Database
  • Le omissioni nelle Diocesi della CEI
    • Mappa delle Diocesi italiane insicure
    • Gli “omissori” di denuncia dei casi italiani
    • Comunità di recupero per sacerdoti
    • Casi denunciati alla DDF
  • Istanze Istituzioni
No Result
View All Result
  • L’Associazione
    • CHI SIAMO – Da dove nasce la rete e perchè
    • Contatti e uffici
    • Gli autori del blog
    • Volantini e materiale informativo
    • Tesseramento
    • Adotta la salute dei minori, sostieni Rete L’ABUSO
    • Sostieni le vittime con il tuo 5Xmille
    • Storie – Lettere di vittime e lettori
    • Sportelli legali regionali
      • Gratuito patrocinio per le vittime
      • Cosa NON deve fare una vittima
      • Violazione dei diritti nei processi canonici
    • Sportelli terapeutici regionali
    • #AllSurvivorsDay – Giornata dei sopravvissuti
      • Trauma dell’abuso
      • Vissuti emotivi
    • Approfondimenti
      • Informazioni
      • #CEI-Comic
    • Libri
  • COORD. Famiglie
    • Comunicati – Coordinamento
  • Il punto della Rete L’ABUSO
  • Le notizie
    • Nella TUA REGIONE
      • Abruzzo – Molise
      • Basilicata
      • Calabria
      • Campania
      • Emilia Romagna
      • Lazio
      • Liguria
      • Lombardia
      • Marche
      • Piemonte
      • Puglia
      • Sardegna
      • Sicilia
      • Toscana
      • Triveneto
      • Umbria
    • L’archivio storico del portale
    • Mondo
    • Città del Vaticano
    • Scout
    • Rubrica di approfondimento di Federico Tulli
    • Sala Stampa
  • Sostienici DONA ORA!
  • MEDIACENTER
    • Interviste
    • Incontri pubblici
    • Eventi
    • TV e programmi radio
    • Film
    • Docu-film
    • Podcast
      • SPECIALI – Podcast
      • APPROFONDIMENTI – Podcast
        • Spotify – iPodcast
      • Rete L’ABUSO NEWS – Podcast
        • Spotify – TG News
      • Rubrica di approfondimento di Federico Tulli
        • Spotify – Approfondimento Federico Tulli
  • Panchina viola
  • Osservatorio permanente
    • Istanze alle Istituzioni
    • ONU – C.R.C
    • Senza fare nomi – Sondaggio anonimo
    • Tesi laurea
  • Live SEARCH
  • Database abusi sessuali nel clero italiano
    • Annuario dei casi
    • Dati regionali divisi per province
    • I dati generali di casi e sopravvissuti
    • Live SEARCH Database
  • Le omissioni nelle Diocesi della CEI
    • Mappa delle Diocesi italiane insicure
    • Gli “omissori” di denuncia dei casi italiani
    • Comunità di recupero per sacerdoti
    • Casi denunciati alla DDF
  • Istanze Istituzioni
No Result
View All Result
Rete L'ABUSO - Associazione sopravvissuti agli abusi sessuali del clero
No Result
View All Result
Home NEWS e CRONACA LOCALE

Tre settimane fa ho confessato di aver subito molestie da parte di un prete. Ecco com’è cambiata la mia vita

Rete L'ABUSO by Rete L'ABUSO
19 Settembre 2018
in NEWS e CRONACA LOCALE
Reading Time: 7 mins read
A A
Share on FacebookShare on TwitterLinKedinWhatsappTelegramEmail

Questo post è stato pubblicato su HuffPostUsa ed è stato tradotto da Milena Sanfilippo

Due anni fa circa, io e mia moglie eravamo seduti al tavolo del solito pub durante l’happy hour a rimpiangere i trenta ormai agli sgoccioli. Una conoscente che aveva appena compiuto cinquant’anni ci regalò una perla di saggezza: “I quaranta vi riserveranno i giorni migliori della vostra vita. Tutto si allinea e cominci a capirci qualcosa”.

Per me quello fu solo un tentativo benevolo di far sembrare una situazione critica più rosea di quanto fosse in realtà – un po’ come quando ti dicono che il denaro non può comprare la felicità, o che quando un uccello ti fa la cacca addosso porta fortuna.

Ma, ho capito in seguito, quella donna aveva ragione.

Nei trent’anni precedenti avevo trasportato un fardello psicologico che solo in quel momento iniziava a chiedere lo scotto: il prete della mia parrocchia mi aveva molestato sessualmente quando ero un chierichetto, alla fine degli anni ’80.

In un certo senso, ero sempre stato consapevole del fatto che c’era qualcosa di sbagliato. Come tante persone, avevo saputo degli abusi perpetrati dal clero cattolico. Leggendo quelle storie, pensavo tra me: be’, non mi è andata poi tanto male – come se l’abuso su un minore potesse essere tollerato fino a un certo grado. Da ragazzino ho rubato delle sigarette, ma non ho mai rubato una macchina. Ho bevuto alcolici quando ero ancora minorenne, ma non ho mai guidato ubriaco. Giudicavo l’abuso subito in modo simile. Un prete mi aveva immobilizzato per baciarmi, ma non mi aveva mai strappato i pantaloni di dosso.

Solo quando ho letto il verbale del Gran Giurì della Pennsylvania, pubblicato il mese scorso, sui decenni di abusi da parte di rappresentati del clero nel Commonwealth mi sono reso conto che alcune parti sembravano la mia autobiografia. Le storie dei sopravvissuti rispecchiavano la mia. Ho letto delle ripercussioni psicologiche che hanno subito e ho capito che anche io mi ero trascinato quel peso per così tanto tempo da permettergli di influenzare ogni aspetto della mia esistenza. Ho avuto trascorsi con l’abuso di sostanze. Problemi nell’intimità. Ansia. Depressione. Disprezzavo qualsiasi forma di autorità. Credevo di non meritare niente, di non essere abbastanza.

Ma il peggio è che nascondevo i dettagli a mia moglie, agli amici e alla famiglia; tutti loro, almeno una volta, avevano fatto i conti con le scosse di assestamento di quelle manifestazioni.

In quel momento ho capito che dovevo liberarmi da quel peso; che non sarei mai andato avanti con la mia vita senza scendere a patti con quello che mi è successo.

Immagino che la maggior parte delle persone nella mia posizione ne parlerebbe prima con i propri cari e poi con uno psichiatra. Io ho deciso di seguire un’altra direzione. Credevo che se avessi raccontato la mia storia a una persona cresciuta nella mia stessa parrocchia, e se quella persona fosse giunta alle medesime conclusioni, forse anche lei sarebbe riuscita a cambiare prospettiva rispetto ai suoi problemi personali, di qualunque natura fossero. Inoltre, avevo appreso da poco che il prete colpevole delle molestie lavorava ancora in una parrocchia, con una scuola. Speravo che, uscendo allo scoperto, sarei riuscito ad allertare quella chiesa e i suoi parrocchiani e a far sollevare l’uomo dall’incarico.

Sono stato fortunato abbastanza da lavorare freelance (occupandomi di notizie e pezzi di opinione) per Reverb Press, un sito politico indipendente, negli ultimi due anni e mezzo. Ho confidato tutto ai caporedattori e detto loro della mia volontà di raccontare l’esperienza su Reverb.

Più di tutto, a preoccupare i capi è stata la mia salute. Mi hanno trattato come un fratello, non come un dipendente. Volevano essere certi che sarei riuscito a gestire sul piano emotivo le possibili conseguenze del condividere tutto in modo così pubblico. Ad essere onesto, non ero sicuro al cento per cento di come avrei reagito una volta pubblicata la storia, ma volevo farlo.

Ho parlato con mia moglie di ciò che mi è successo e della mia decisione di uscire allo scoperto, e lei mi ha dimostrato tutto il suo sostegno. Ha posto soltanto una condizione (piuttosto ragionevole) prima della stesura del pezzo: dovevo raccontarle tutta la storia prima che la leggesse sullo schermo del telefono.

Sapevo che se non avessi acconsentito a quella richiesta, non sarei riuscito neanche a gestire quello che mi avrebbe aspettato in seguito. Perciò le ho detto tutto. Mi sono sentito soffocare. Lei ha pianto. E otto ore dopo, in una soleggiata domenica mattina, la storia è stata pubblicata

Non sapevo cosa aspettarmi.

Non si sente spesso un uomo che denuncia apertamente un abuso sessuale. Potrò anche proclamarmi aperto, emancipato e progressista, ma questo non cambia il fatto che sono cresciuto con la filosofia da tardo ventunesimo secolo, “i maschi si comportano da maschi”, in una società alimentata a testosterone e fatta di misoginia dilagante e omofobia neanche tanto velata. Piangere non era tollerato, figuriamoci esternare la nostra vulnerabilità.

Sapevo che avrei potuto contare sul sostegno di amici e familiari. Sapevo che molti amici sui social avrebbero capito. Ma tutti gli altri? Come avrebbero reagito di fronte a questo chiacchierone robusto e barbuto e alla sua confessione tanto cruda? E la mia città natale? Stavo sollevando un polverone che era meglio non sollevare? Stavo aprendo il vaso di Pandora nella comunità dove i miei suoceri vivono tuttora?

Le mie paure si sono placate quasi all’istante. La mia storia si è diffusa negli ambienti social della mia città, Ridgefield Park (New Jersey), come un incendio. Sono stato bombardato da messaggi su Facebook da parte di persone a cui non pensavo da trent’anni. La reazione è stata unanimemente positiva.

E ho ricevuto più di un messaggio come questo:

“Ed, non so se ti ricordi di me, ma facevo il chierichetto con te e ho subito gli stessi abusi da Padre Gerry. Non l’ho mai detto a nessuno”.

È bastato quel messaggio (da parte di un signore che ora sento tutti i giorni) a provarmi che avevo preso la decisione giusta. Ma non è finita lì.

A quanto pare tutti si ricordavano di Padre Gerry. Tutti sapevano che qualcosa non andava. Alcuni nutrivano sospetti molto forti. Altri avevano sentito storie inquietanti. Altri ancora erano stati molestati. Due famiglie hanno perso delle persone care all’indomani di quegli abusi. Ma nessuno aveva mai parlato. E comprendo bene il motivo. Io ci ho messo trent’anni. Chi aveva provato a denunciare il comportamento inappropriato all’epoca è stato messo a tacere. La parrocchia iniziò a incolpare le vittime. E la nostra chiesa era l’epicentro culturale della città – tra i suoi membri c’erano insegnanti, agenti di polizia, paramedici, sindaci e consiglieri comunali.

Quando si è venuto a sapere che l’aggressore era ancora un prete in piena attività e che lavorava con gli studenti, lo choc si è tramutato in rabbia. La parrocchia – a meno di venti chilometri da Ridgefield Park – è stata subissata di chiamate ed email. I funzionari si sono visti costretti a disabilitare i commenti sulla pagina Facebook.

Un gruppo di donne, soprannominatosi “Relentless bitches”, ha guidato la carica per far sollevare l’uomo dal servizio. Si sono appellate all’arcidiocesi. Al procuratore distrettuale. Un detective dell’Unità vittime speciali mi ha telefonato per verificare il mio racconto prima di affrontare le autorità ecclesiastiche.

Quella settimana, un mercoledì, è stata organizzata una protesta di fronte alla Chiesa per la domenica successiva. Ma arrivati al venerdì, non era più necessario. Padre Gerry Sudol è stato sollevato dall’incarico. È stata riaperta un’indagine della Chiesa sui suoi abusi. La mia storia ha raggiunto l’arcidiocesi e le forze dell’ordine. La chiesa ha contattato persino mia moglie per farle sapere che avrebbero accolto la mia testimonianza. (Non ho ragione di fidarmi delle motivazioni e dei metodi della chiesa e non hanno alcuna autorità su di me. Mi hanno informato che le mie deposizioni formali all’ufficio del procuratore saranno inviate all’arcidiocesi per eventuali procedimenti).

D’un tratto, c’era NJ.com a intervistarmi ed ero in onda per l’emittente della NBC a New York. Chiunque nell’area metropolitana di New York, che conta una popolazione di venti milioni di persone, poteva sapere che ho subito molestie sessuali da bambino. Non potevo più nasconderlo. Se avessi immaginato le attenzioni che la mia esperienza avrebbe ricevuto, probabilmente non avrei mai contemplato l’idea di condividerla.

E proprio per questo ne sono felice.

Il mio vicino – un camionista di quasi sessant’anni, senza dubbio il più grande rompipalle che abbia mai conosciuto – era uno dei “maschi alfa” che speravo di evitare una volta sganciata la bomba. Come ho già detto, talvolta è ancora difficile sradicare l’arcaico “codice maschile”. La prima volta che l’ho incontrato dopo la pubblicazione della storia, ha percorso il mio vialetto, mi ha teso la mano e ha detto: “È una grande storia [segue imprecazione]! Ci vogliono le palle. Spero che consegnerai quei bastardi alla giustizia.”

Meno di due settimane dopo la pubblicazione del pezzo, gli stati del New Jersey e di New York hanno annunciato che, sull’esempio della Pennsylvania, avvieranno un’indagine sugli abusi del clero e sulla reazione della chiesa cattolica. So che non è stato il nostro gruppo Facebook di 380 membri il fattore chiave di questa decisione; ma sono sicuro che grazie a noi questa storia è rimasta sulle prime pagine abbastanza a lungo da fornire ai leader politici il pretesto per affrontare l’organizzazione più vecchia del mondo.

Io e mia moglie abbiamo riso molto nelle tre settimane successive alla confessione, e questo mi porta a credere che il mio atteggiamento generale sia cambiato. Non è stata una conseguenza intenzionale, ma è immensamente gradita – così come lo sono la pressione più bassa e i miglioramenti del sonno.

Ho capito che non sono una vittima, ma un sopravvissuto. I maschi alfa, gli stessi da cui mi aspettavo di essere deriso una volta saputa la verità, sono stati tra i miei più accaniti sostenitori. Per la prima volta in vita mia ho sentito di aver tracciato una rotta. Quale sarà la destinazione finale… non lo so per certo. Ma vedere una comunità intera di persone che si erano perse da anni radunarsi all’improvviso, non appena abbiamo deciso di fare i conti con il nostro “segreto”, ha risanato la mia fiducia nell’umanità in questi tempi spesso distopici.

Canalizzare la rabbia che nutrivo contro la Chiesa in un’inflessibile e produttiva rivendicazione, tesa a smascherare i responsabili e fare giustizia, si è rivelata la mia missione di vita – solo che non lo avevo mai saputo.

Immagino che la vita inizi davvero a quarant’anni.

https://www.huffingtonpost.it/huffingtonpost/tre-settimane-fa-ho-confessato-di-aver-subito-molestie-da-parte-di-un-prete-ecco-com-e-cambiata-la-mia-vita_a_23530777/

Articoli correlati


Scopri di più da Rete L'ABUSO

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Previous Post

Pedofilia, maxi indennizzo da diocesi NY

Next Post

Pedofilia, diocesi di Brooklyn risarcisce quattro giovani vittime con 27,5 milioni di dollari

Rete L'ABUSO

Rete L'ABUSO

Redazione servizio web

Next Post

Pedofilia, diocesi di Brooklyn risarcisce quattro giovani vittime con 27,5 milioni di dollari

Abusi, poche vittime ‘bussano’ alla Diocesi di Lugano

Calenzano, prete che molestò bambina di 10 anni vive vicino a una scuola materna. Abitanti: “Devono sbatterlo in carcere”

Prete molestatore condannato a 2 anni e 8 mesi, aveva palpeggiato donna nella metro

Pedofilia, prete condannato. La vittima: "Sono un sopravvissuto, ho tentato il suicidio 5 volte"

Diventa SOCIO anche tu!

Tesseramento Soci

by Rete L'ABUSO
4 Gennaio 2024

Database degli abusi sessuali nel clero italiano

by Osservatorio PERMANENTE
17 Marzo 2025

I più letti

  • Don Ciro a processo, il racconto di un ragazzino: "Mi ha fatto toccare le sue parti intime, poi mi sono trovato a letto con lui"
    Don Ciro a processo, il racconto di un ragazzino: "Mi ha fatto toccare le sue parti intime, poi mi sono trovato a letto con lui"
  • Emanuela Orlandi, le dichiarazioni in esclusiva del fratello Pietro dopo l’audizione: “C’è chi rema contro, abbiamo chiesto di consultare i diari di Carlo Azelio Ciampi”
    Emanuela Orlandi, le dichiarazioni in esclusiva del fratello Pietro dopo l’audizione: “C’è chi rema contro, abbiamo chiesto di consultare i diari di Carlo Azelio Ciampi”
  • 2° Report sugli Abusi sessuali del clero in Italia – Gli effetti di “Tolleranza ZERO & Sportelli diocesani CEI”
    2° Report sugli Abusi sessuali del clero in Italia – Gli effetti di “Tolleranza ZERO & Sportelli diocesani CEI”
  • Bocciata la mozione per chiedere le dimissioni del vescovo Muser
    Bocciata la mozione per chiedere le dimissioni del vescovo Muser
  • Chi l’ha visto, “il Vaticano sapeva dei festini a luci rosse al Santuario della Bozzola”: il documento inedito e l’ultimo messaggio dell’amico di Sempio prima della morte
    Chi l’ha visto, “il Vaticano sapeva dei festini a luci rosse al Santuario della Bozzola”: il documento inedito e l’ultimo messaggio dell’amico di Sempio prima della morte
  • Chat control, l’Ue vota la scansione di foto e video privati
    Chat control, l’Ue vota la scansione di foto e video privati
  • Don Panigara, le accuse di pedofilia salgono a sette: sono ragazzi tra 11 e 13 anni, l'ultima molestia sarebbe avvenuta in un sacco a pelo
    Don Panigara, le accuse di pedofilia salgono a sette: sono ragazzi tra 11 e 13 anni, l'ultima molestia sarebbe avvenuta in un sacco a pelo
  • Sesso solo dal buco nel lenzuolo. E doccia in mutande, Le regole della comunità cattolica Familiaris Consortio
    Sesso solo dal buco nel lenzuolo. E doccia in mutande, Le regole della comunità cattolica Familiaris Consortio
  • La pista di Massimo Lovati, avvocato di Sempio: sesso, bugie e video hot all’ombra del santuario della Bozzola
    La pista di Massimo Lovati, avvocato di Sempio: sesso, bugie e video hot all’ombra del santuario della Bozzola
  • "Io, abusata da un prete a 11 anni vi racconto una vita di vergogna"
    "Io, abusata da un prete a 11 anni vi racconto una vita di vergogna"

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

DONA ORA !

“La prova di moralità di una società risiede in quello che essa fa per i suoi bambini”.

Sostieni la salute dei minori.

Con soli 5€ al mese detraibili fiscalmente puoi sostenere il nostro impegno e i progetti, contribuendo ad aiutarci a cambiare le cose.

Rete L'ABUSO

© Tutti i diritti riservati - Gruppo Rete L'ABUSO HRC

Navigate Site

  • Associazione SOPRAVVISSUTI
  • COORDINAMENTO Famiglie Sopravvissuti
  • Notizie tematiche REGIONALI e dal MONDO
  • Podcast
  • MEDIACENTER
  • Gli autori he scrivono sul nostro blog
  • Adotta la salute dei minori, sostieni Rete L’ABUSO
  • CHI SIAMO – Da dove nasce la rete e perchè
  • Contatti, uffici e servizi dislocati
  • Cosa NON deve fare una vittima
  • DONA – sostieni il nostro costante impegno
  • Gratuito patrocinio per le vittime
  • I vissuti emotivi della vittima
  • L’archivio storico del portale
  • Panchina viola contro l’abuso sessuale di minori e persone vulnerabili
  • Senza fare nomi – Sondaggio anonimo
  • Sostieni le vittime con il tuo 5Xmille
  • Sportelli legali regionali
  • Sportelli terapeutici regionali
  • Tesseramento Soci
  • Trauma dell’abuso sessuale infantile
  • Violazione dei diritti nei processi canonici
  • Osservatorio permanente
  • Annuario dei casi – iCODIS
  • Dati regionali divisi per province – iCODIS
  • Le Diocesi italiane non sicure – iCODIS
  • Database degli abusi sessuali nel clero italiano – iCODIS
  • Privacy policy
  • Disclamer – Donazioni liberali e tesseramento Soci
  • INFORMATIVA RIGUARDO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI (ART. 13 REG. UE 2016/679)

Follow Us

Welcome Back!

OR

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

OR

Fill the forms below to register

*By registering into our website, you agree to the Terms & Conditions and Privacy Policy.
All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • L’Associazione
    • CHI SIAMO – Da dove nasce la rete e perchè
    • Contatti e uffici
    • Gli autori del blog
    • Volantini e materiale informativo
    • Tesseramento
    • Adotta la salute dei minori, sostieni Rete L’ABUSO
    • Sostieni le vittime con il tuo 5Xmille
    • Storie – Lettere di vittime e lettori
    • Sportelli legali regionali
      • Gratuito patrocinio per le vittime
      • Cosa NON deve fare una vittima
      • Violazione dei diritti nei processi canonici
    • Sportelli terapeutici regionali
    • #AllSurvivorsDay – Giornata dei sopravvissuti
      • Trauma dell’abuso
      • Vissuti emotivi
    • Approfondimenti
      • Informazioni
      • #CEI-Comic
    • Libri
  • COORD. Famiglie
    • Comunicati – Coordinamento
  • Il punto della Rete L’ABUSO
  • Le notizie
    • Nella TUA REGIONE
      • Abruzzo – Molise
      • Basilicata
      • Calabria
      • Campania
      • Emilia Romagna
      • Lazio
      • Liguria
      • Lombardia
      • Marche
      • Piemonte
      • Puglia
      • Sardegna
      • Sicilia
      • Toscana
      • Triveneto
      • Umbria
    • L’archivio storico del portale
    • Mondo
    • Città del Vaticano
    • Scout
    • Rubrica di approfondimento di Federico Tulli
    • Sala Stampa
  • Sostienici DONA ORA!
  • MEDIACENTER
    • Interviste
    • Incontri pubblici
    • Eventi
    • TV e programmi radio
    • Film
    • Docu-film
    • Podcast
      • SPECIALI – Podcast
      • APPROFONDIMENTI – Podcast
      • Rete L’ABUSO NEWS – Podcast
      • Rubrica di approfondimento di Federico Tulli
  • Panchina viola
  • Osservatorio permanente
    • Istanze alle Istituzioni
    • ONU – C.R.C
    • Senza fare nomi – Sondaggio anonimo
    • Tesi laurea
  • Live SEARCH
  • Database abusi sessuali nel clero italiano
    • Annuario dei casi
    • Dati regionali divisi per province
    • I dati generali di casi e sopravvissuti
    • Live SEARCH Database
  • Le omissioni nelle Diocesi della CEI
    • Mappa delle Diocesi italiane insicure
    • Gli “omissori” di denuncia dei casi italiani
    • Comunità di recupero per sacerdoti
    • Casi denunciati alla DDF
  • Istanze Istituzioni

© Tutti i diritti riservati - Gruppo Rete L'ABUSO HRC

This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our Privacy and Cookie Policy.

Scopri di più da Rete L'ABUSO

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere