Pietramelara – Il parroco di San Rocco, Don Pasqualino De Robbio, sul banco dei testimoni nell’ambito del processo a carico di Pietro Argenziano, accusato di molestie sessuali a danno di alcuni giovani di Pietramelara, fra cui numerosi chierichetti. La testimonianza di Don Pasqualino, è stata, sostanzialmente, favorevole all’imputato.
“Io sto da poco tempo a Pietramelara, conosco poco Pietro, però tutti in paese parlano di lui come di un bravo ragazzo”. Così ha concluso il parroco il suo lungo interrogatorio.
Un interrogatorio nel quale ha mostrato diverse contraddizioni e insicurezze. Alcune affermazioni del parroco di Pietramelara sono sembrate in netto contrasto con quanto aveva dichiarato in precedenza, sia ai carabinieri, sia dall’altare, proprio sulla questione dello scandalo seguito all’arresto di Pietro Argenziano.
L’uomo, difeso dall’avvocato Michele Mozzi, di Pietramelara è sotto processo con l’accusa di aver abusato e molestato alcuni ragazzini del paese, fra loro anche alcuni chierichetti. Le vittime, davanti ai giudici – durante l’incidente probatorio voluto dalla Procura – avrebbero confermato tutte le accuse contro Pietro Argenziano. Anzi, avrebbero aggiunto ulteriori dettagli che rafforzerebbero ancor più le accuse mosse dai carabinieri di Pietramelara che hanno condotto le indagini sul caso. Avrebbe abusato, secondo l’accusa, sessualmente di quattro ragazzini, tutti maschietti, minori di anni 14; alcuni episodi si sarebbero verificati nella sagrestia della chiesa di San Rocco.
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