Il prelato è sotto processo per non aver denunciato gli abusi sessuali commessi nella sua diocesi e in particolare quelli di un prete, Bernard Preynat, accusato di pedofilia da un gruppo di ex scout
“Dimettervi da cardinale e da arcivescovo sarebbe certamente la morte civile, ma sareste finalmente all’altezza degli eventi”: scrive al suo superiore padre Pierre Vignon, il sacerdote di Valence, nella regione francese del Rodano-Alpi, che ha patrocinato su change.org una petizione on line perché il cardinale Philippe Barbarin “si assuma infine le sue responsabilità”. Il prelato è sotto processo per non aver denunciato gli abusi sessuali commessi nella sua diocesi e in particolare quelli di un prete, Bernard Preynat, accusato di pedofilia da un gruppo di ex scout. Con una lunga lettera aperta al suo superiore, padre Vignon appoggia la sottoscrizione aperta da due associazioni, l’Avref (Aiuto alle vittime delle derive dei movimenti religiosi in Europa e alle loro famiglie) e La Parole liberée, e invita il cardinale a rinunciare alla sua carica. “Avrebbe già dovuto rimetterla dopo il suo lapsus: Grazie a Dio i fatti sono prescritti” gli ricorda il sacerdote di Valence, che si sarebbe deciso a questo passo dopo l’addolorato intervento del Papa sulle centinaia di casi di pedofilia in America: “Ammettiamo che non abbiamo saputo stare dove dovevamo stare – ha scritto il pontefice -, che non abbiamo agito in tempo riconoscendo la dimensione e la gravità del danno che si stava causando in tante vite. Abbiamo trascurato e abbandonato i piccoli”.
Padre Pierre Vignon si è sentito chiamato in causa: “L’appello del Papa è chiaro. Il Popolo di Dio deve reagire, ed è dunque mio diritto spingere a farlo -. Siamo in una di quelle ore cruciali della storia nelle quali s’impongono grandi azioni”. Il portavoce dell’arcivescovo di Lione ha replicato che quella del sacerdote è un’iniziativa personale e che il cardinale si è già scusato. Barbarin ha sempre negato di aver coperto aggressioni sessuali, ma ha ammesso in un’intervista a “Le Monde” che i suoi provvedimenti non erano stati all’altezza della situazione e di “aver commesso degli errori”, nel tentativo di contenere gli scandali. Ai microfoni di BFMtv padre Vignon, lo ha invece accusato di aver preferito, con la sua omertà, “mettersi al fianco del predatore anziché dalla parte delle vittime” e di aver lasciato “il predatore” impunito al suo posto.
Ai primi di settembre sarà resa nota la nuova data del processo, già rinviato per questioni procedurali. Proprio in attesa di una sentenza, il Papa aveva sospeso il suo giudizio sulla vicenda, in una intervista concessa a La Croix nel maggio del 2016 e aveva detto, a proposito delle dimissioni dell’arcivescovo: “Vedremo dopo la conclusione del processo. Ma adesso sarebbe un’ammissione di colpa”. La raccolta di firme invece procede velocemente: nelle prime 18 ore ha già superato le 4.000 firme e si avvicina all’obiettivo di 5.000.
https://www.corriere.it/esteri/18_agosto_22/pedofilia-petizione-online-prete-che-chiede-dimissioni-dell-arcivescovo-lione-e0715f54-a592-11e8-8d66-22179c67a670.shtml