In Vaticano tutto tace, ma in quell’assordante silenzio, oggi sentiamo chiaramente e ben distinta la vera voce della “tolleranza zero” di papa Francesco e prendiamo atto che non è a favore, ma contro le vittime.
Continua oramai da 10 giorni lo sciopero della fame di Diego Esposito che a papa Francesco non chiede altro che essere coerente con le sue stesse dichiarazioni, di restituirgli la dignità umana che don Silverio Mura gli ha tolto quando era appena un ragazzino.
Una dignità che dopo don Silverio anche lo stesso papa Francesco sta ledendo a Diego, con le sue promesse, tutte disattese che hanno visto archiviare nella menzogna il processo canonico al quale Diego con tanta sofferenza aveva accettato di sottoporsi.
Un muro di gomma che il nostro associato Diego intende combattere con questo suo sciopero della fame che continuerà ad oltranza.
Nel frattempo, ieri abbiamo chiesto a Diego di sottoporsi ad un controllo medico che ne verificasse il suo stato di salute.
Secondo il medico Diego è in discrete condizioni di salute e in questi giorni ha perso 6 kg circa.
L’Ufficio di Presidenza
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