Caso Giada Vitale. Ma non si sono chiesti quale messaggio hanno trasmesso, al di là dell’applicazione dei codici?
Non sarò breve. Non posso riassumere di più, perché il tema è delicato. Una ragazzina di 13 anni, Giada, che ...
Non sarò breve. Non posso riassumere di più, perché il tema è delicato. Una ragazzina di 13 anni, Giada, che ...
Sembrava non ci fosse più nulla da aggiungere nell’istruttoria a carico di don Pascal Manca, ex parroco di Mandras e ...
Non passa mese senza che i media diano notizie circa la cattiva gestione di presunte violenze sessuali da parte della Watchtower. ...
Il 26/09/2016 l’ufficio di presidenza della Rete L’ABUSO Onlus inoltrava all’Ufficio del Ministro con delega alle Pari Opportunità Maria Elena Boschi formale istanza ...
Don Marco Ghilardi era stato denunciato nel 2013 da una ragazza del paese. Per il tribunale «il fatto non sussiste». ...
Una delle presunte vittime testimonierà per Don Pascal. Potrebbe arrivare un colpo di scena nel processo contro il parroco accusato ...
Colpo di scena nel processo a Don Pascal che riprende domani a Cagliari: due delle presunte vittime di pedofilia hanno ...
La polizia australiana è stata a Roma nei giorni passati per interrogare il cardinale George Pell, prefetto vaticano per l’Economia ...
Roma, 26 ott. (askanews) - Il cardinale australiano George Pell, prefetto della Segreteria vaticana per l'Economia, ha accettato di essere ...
Si presentava agli appunatamenti usando il nome di "Nico", Don Antonello Tropea, il parroco di Messignadi condannato 4 anni di ...
Si faceva chiamare “Nico” e si spacciava per un insegnante di educazione fisica (in alternativa per un carabiniere) don Antonello ...
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso del padre che lo aveva accusato È finito un incubo. O almeno ...
La Rete si è impegnata al compimento di “Spotlight on Italian survivors” coniugando il lavoro enorme occorso alla necessità di tentare di colmare un vuoto insopportabile nel nostro Paese, di cui pare non esserci realistica percezione: la pericolosità incombente sulla vita dei bambini e delle bambine commisurato alla vastità del fenomeno italiano, ma che non riguarda solo il perimetro di influenza della chiesa-istituzione.
Questo contributo ha come scopo principale quello di puntare un cono di luce, deciso e abbagliante, sulla carenza della tutela preventiva e protettiva, che deve essere concreta ed urgente verso i minori e le persone poste in posizione di vulnerabilità.
Ciò va inteso senza limitazione di genere, o inclinazione sessuale, riguarda tutti, nessuno escluso.
Senza allarmismi, riguarda i genitori che ignari delle insidie di cui sono ancora intrisi gli spazi parrocchiali e di vita comunitaria vi affidano i propri figli. Spazi da non potersi realisticamente reputare protettivi e, teniamo a sottolineare, non limitabili alle responsabilità di prevenzione e contrasto imputabile alla sola chiesa cattolica.
Tuttavia seppur convinti che i predatori sessuali, sono tutti uguali, con o senza abito talare, occorre prendere atto che lo stato delle cose non impedisce loro né di colpire, né di ripetere il crimine.
E’ altrettanto importante evidenziare che “Spotlight on Italian survivors” così come ogni attività posta in essere dall’Associazione, trattando o rimandando ad inchieste giudiziarie, a procedimenti penali non ancora conclusi, induce a ritenere innocenti tutte le persone citate a vario titolo – consacrate e non - seppur condannate nei primi gradi di giudizio.
Nel nostro ordinamento, infatti, la presunzione di innocenza copre l’intera vicenda processuale.
E questo principio facciamo nostro.
Il direttivo della Rete l’Abuso