Avere 14 anni significa poter avere rapporti sessuali consenzienti. Per questo motivo il giudice del tribunale di Larino ha archiviato la parte relativa a quando Giada Vitale aveva più di 14 anni archiviando la posizione di Don Marino Genova, ex parroco di Portocannone, ora ancora prete e autorizzato a dire messa altrove. Gli abusi, stando alla denuncia della vittima, sono avvenuti in paese da quando lei aveva 13 anni fino ai 16 anni. La sentenza recita così: “Don Marino Genova non era uno psicologo non poteva conoscere la psicologia della Vitale e quindi non abilitato nel somministrare il Minnesota”. L’archiviazione significa aver sostenuto la tesi dell’accusa, secondo la quale non erano classificabili come abusi, i rapporti sessuali che c’erano stati tra i due nel periodo in cui Giada aveva un’età compresa tra i 14 e i 16 anni. L’unico contrario, a parte la vittima, a questa decisione è l’avvocato di parte civile Arturo Messere per il quale “questo è un clamoroso errore giudiziario oltre che un torto alla mia assistita”.
Giada potrà avere un minimo di risarcimento morale dal processo in primo grado, che continua, per i fatti avvenuti quando aveva meno di 14 anni di età e quindi considerabili, senza essere soggetti ad interpretazione, in un processo a parte. Che riprende il 19 luglio a Larino proprio per ascoltare la sua testimonianza.
http://www.moliseweb.it/info.php?id=6154&tit=Caso-Vitale-archiviata-la-posizione-del-prete-per-gli-episodi-di-abuso-dopo-i-14-anni-
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