In merito ad alcuni articoli comparsi oggi sulla stampa (riguardanti indagini a carico di un animatore e di un sacerdote salesiano) è opportuno chiarire che i fatti riportati NON sono inerenti al Centro salesiano san Domenico Savio di Arese nè al Centro di Formazione Professionale dell’Associazione CNOS-FAP.
Qui di seguito si riporta il Comunicato del Superiore provinciale dei salesiani.
L’Ispettoria Salesiana Lombardo Emiliana – dopo aver appreso della pubblicazione di alcuni articoli inerenti all’indagine a carico di un animatore presso il Centro Giovanile di Arese e di un sacerdote salesiano – intende comunicare quanto segue.
L’Ispettoria Salesiana Lombardo Emiliana, nella persona del Superiore Provinciale, ha fin da subito operato nell’interesse esclusivo del minore e della sua famiglia, assicurando loro pronta assistenza, fattiva vicinanza e piena collaborazione. In coerenza con il nostro impegno educativo, nel rispetto della legge civile e canonica, non appena sono emersi elementi di sospetto sulla commissione di un abuso nei confronti di un giovane frequentante il nostro Centro Giovanile di Arese, i Salesiani hanno agito in maniera tempestiva a tutela del giovane, assumendo con determinazione i doverosi e conseguenti provvedimenti a riguardo, così come previsto dal nostro Codice Etico, dalle Linee Guida CEI e dalle norme di diritto canonico.
L’Ispettoria Salesiana Lombardo Emiliana ha prontamente garantito alla Magistratura – nei confronti della quale ripone la massima fiducia – la più ampia e attiva collaborazione per l’accertamento di tutti i fatti portati alla sua attenzione.
Come Salesiani, ribadiamo la nostra vicinanza e solidarietà al giovane coinvolto in questa triste vicenda e alla sua famiglia, confidando che la Magistratura potrà quanto prima accertare la verità.
Milano, 14 gennaio 2016
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