Sopralluogo in casa dopo il dissequestro
SAVONA. «Voglio togliermi ogni dubbio sulla sua morte. Per me è una questione morale, affettiva,di rispetto. Dopo le anomalie che mi sono state fatte notare quando sono entrato nella sua camera da letto dopo il dissequestro ho deciso di sottoporre i dubbi ad un tecnico per una perizia». Il medico Mauro Acquarone nei giorni scorsi è ritornato nella casa dell’ex moglie Luisa Bonello. A più di un anno dalla sua morte. La donna,anche lei medico, era stata trovata senza vita in camera da letto nel suo appartamento in via Genova. Uno sparo, un colpo di pistola.
Un suicidio secondo il magistrato che ha condotto l’indagine, Giovanni Battista Ferro, e la polizia. Un suicidio a cui non ha mai creduto un caro amico della donna, Francesco Zanardi che insieme a Mauro Acquarone, noto in città oltre che per il suo ruolo di medico anche per essere stato a lungo consigliere comunale, è entrato nella casa della donna. È entrato con una telecamera con cui ha filmato la camera da letto e le condizioni in cui era stata lasciata dopo i rilievi della polizia scientifica della Questura.
L’appartamento è stato dissequestrato di recente. Acquarone è entrato in possesso delle chiavi come erede testamentario. «Zanardi mi ha fatto presente le sue tesi su presunte anomalie che ha trovato nella stanza-ha spiegato il dottore, di cui è nota la sua passione per la massoneria condivisa con la moglie, al termine del sopralluogo- come la posizione delle macchie di sangue sul pavimento, vicino al letto, ma lontane dal corpo. Oppure la posizione della pistola che non terrebbe conto del rinculo. Per questo ho deciso di rivolgermi ad un perito. Per fugare ogni dubbio sul suicidio».
Per il momento sia Acquarone che il suo avvocato Paolo Nolasco non pensano a chiedere una riapertura delle indagini per prendere in considerazione ipotesi diverse da quelle del suicidio. «Nei mesi scorsi abbiamo nominato come nostro perito il professor Pietro Benedetti di Brescia a cui abbiamo inviato di recente le carte del fascicolo e a cui abbiamo chiesto di venire a Savona per un sopralluogo nella casa». Acquarone ha ricevuto nelle settimane scorse l’avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura.
È infatti indagato per omicidio colposo in merito alla morte dell’ex moglie. Infatti secondo il pm Ferro, l’ex marito che era rimasto in buoni rapporti con Luisa Bonello, non avrebbe segnalato alle autorità competenti il possesso di armi -come collezioni di fucili da caccia e pistole- da parte della donna, nonostante le sue condizioni psicofisiche. Soffriva infatti di problemi psichici e depressione. Nell’inchiesta sono indagati anche l’ ex ispettore Alberto Bonvicini e il medico Noemi Donati. Con ruoli differenti, avrebbero potuto impedire alla donna di avere armi.
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