Roma, (askanews) – Scontro in Vaticano sul tema della pedofilia. Un membro della Pontificia Commissione per la tutela dei minori creata ad hoc da Papa Francesco, Peter Saunders, vittima da bambino di un prete pedofilo, ha accusato il cardinale George Pell, prefetto della Segreteria vaticana per l’Economia ed ex arcivescovo di Sidney, di insabbiamento, ovvero di non aver agito correttamente in un caso che risale ai decenni passati. Saunders ha chiesto al Papa di rimuovere il porporato australiano, a capo del superdicastero della Santa Sede in tema di affari finanziari e gestione economica. Intervistato dalla trasmissione 60 Minutes, Saunders ha affermato che la posizione del cardinale Pell è indifendibile a causa dei suoi dinieghi: “E’ cruciale – ha detto – che Pell venga accantonato e rimandato in Australia; il Papa prenda contro di lui l’azione più forte”. Immediata la risposta del porporato australiano. “Sono accuse false, devianti e offensive. Dalle sue prime azioni come arcivescovo, il cardinale Pell ha assunto una posizione forte contro gli abusi sessuali. Anche il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, è intervenuto sulla vicenda esprimendo rispetto per Pell e sottolineando che quanto detto da Saunders è dichiarato a titolo personale e non a nome della Commissione.
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