<p style="text-align: justify;">Dovrà scontare gli <strong>arresti domiciliari nella struttura diocesana villa Sacro Cuore don Giovanni Desio, l’ex parroco di Casal Borsetti nel Ravennate, ora sospeso a divinis, che si trova da sette mesi nel reparto “protetti” del carcere di Forlì, con l’accusa di abusi sessuali su alcuni minori</strong> della parrocchia. Martedì scorso, il tribunale della Libertà di Bologna gli ha concesso gli arresti domiciliari e venerdì l’ex sacerdote è partito alla volta della struttura altotiberina. Nelle sei pagine di ordinanza, emessa dal tribunale in composizione collegiale, si ritiene ormai esaurito il rischio di un inquinamento delle prove da parte del religioso. Don Desio ha in pratica ammesso le sue colpe e ha indirizzato al tribunale una lettera in cui si è dichiarato “sinceramente pentito della sua condotta”. Nella struttura, situata sulle colline a circa due chilometri dal centro città, l’uomo sarà costantemente seguito da una équipe di aiuto psicologico e non potrà avere contatti con il mondo esterno. Tre anni fa villa Sacro Cuore, da tempo inutilizzata, ottenuto il parere favorevole del Collegio dei Consultori e del Consiglio presbiteriale, è diventata casa d'accoglienza. L’edificio, dotato di cinquantasei posti letto, accoglie preti malati o in difficoltà ed è gestita da due sacerdoti dell'Amore Misericordioso di Collevalenza. L'attività è condivisa e sostenuta dalla Cei.</p> <p style="text-align: justify;">http://corrieredellumbria.corr.it/news/citta-di-castello/156647/Prete-reo-confesso-di-abusi-su.html</p>