venerdì 24 febbraio 2012
Presunti abusi sessuali di un sacerdote, il vescovo manda la relazione al Vaticano
Una decisione sul sacerdote dovrebbe arrivare nel giro di poco tempo
di Francesca Marruco
Cosa ci sia scritto in quella relazione, per ora nessuno lo sa. Fatto sta che la commissione diocesana, istituita dalla Curia vescovile di Perugia per indagare su un sacerdote denunciato alla magistratura da alcuni ragazzi per presunti abusi avvenuti all’interno di alcune comunità di recupero del perugino, ha terminato il suo lavoro. E lo ha consegnato all’arcivescovo, mons. Gualtiero Bassetti, che a sua volta lo ha portato all’attenzione della Congregazione del clero in Vaticano.
Faccenda chiusa, come? «Per me la faccenda è chiusa» ha detto il presule a margine di una conferenza stampa per presentare il direttorio pastorale. Ma in che modo lo sia, non si saprà se non quando anche la Congregazione avrà espresso il suo parere. Secondo quanto specificato dal vescovo comunque il sacerdote, ascoltato in commissione, è ancora tale.
Ascoltati in molti in commissione In commissione, istituita dopo che la storia era finita alla ribalta delle cronache nazionali con un servizio della trasmissione ‘le Iene’, sono state sentite molte persone. Alcune delle quali arrivate a bussare in Curia anche spontaneamente. Per difendere il sacerdote o per riferire di episodi non edificanti. «Devo dare atto alla Commissione diocesana di indagine dell’ottimo ed esaustivo lavoro svolto – ha detto mons. Bassetti –. Sono stati ascoltati i responsabili di sei Case di accoglienza della Caritas, cinque in Umbria ed una in Kosovo, e tutti coloro che spontaneamente si sono presentati».
Ovviamente, prima di concludere il lavoro, la commissione ha ascoltato anche il sacerdote. E adesso la palla passa a Roma. E al vescovo che ha istituito la commissione diocesana e che ha spiegato come: «fin dagli inizi della vicenda –ha detto il presule –, mi sono recato personalmente presso la Congregazione per il Clero per informarla circa le procedure che avevo adottato, lavorando in profonda sinergia con la stessa Congregazione anche se la competenza diretta è mia, ma trattandosi di un caso che coinvolge un po’ tutta la Regione ecclesiastica umbra, ne abbiamo parlato insieme noi vescovi ed opportunatamente coinvolto il Dicastero competente della Santa Sede».
La chiesa non nasconde la verità «La relazione sulla documentazione raccolta – ha spiegato ancora mons. Bassetti – è ora nelle mani della Congregazione per il Clero e resto serenamente in attesa degli orientamenti che mi saranno suggeriti. La Chiesa- ha concluso il presule- , non ha nulla da nascondere, perché ritiene che il peccato più grave sia proprio quello di nascondere o contraddire la verità ». Quale che sia.
http://www.umbria24.it/presunti-abusi-sessuali-sacerdote-vescovo-manda-relazione-vaticano/84844.html
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