È iniziato oggi il processo, in sede civile, a Don Lucio Gatti. Il prete che patteggiò in sede penale, due anni di reclusione, per abusi sugli ospiti della Comunità di Sanfatucchio di Castiglione del Lago (PG) che egli stesso dirigeva.
Diversi i capi di imputazione che lo riguardavano, tra i più importanti abuso dei mezzi di correzione e abuso sessuale. Umiliava e ricattava i suoi assistiti, spesso persone abbandonate e con problemi di tossicodipendenza, fino al punto da abusarne sessualmente.
Oggi, dopo la chiusura della fase penale è iniziato, davanti al Tribunale Civile di Perugia, il processo nei suoi confronti e contro la Diocesi di Perugia e Città della Pieve che ha ad oggetto il risarcimento del danno subito dai malcapitati. Il processo è trattato dal Giudice, Dott.ssa Monaldi, e le persone abusate F.S. e N.F. J. G. si sono costituite in giudizio per ottenere il risarcimento difese entrambe dagli Avv.ti Matteo Giambartolomei e Giuseppe Ferraro. A Luglio la prossima udienza.
La Storia: I fatti che hanno portato il sacerdote davanti ai giudici si sono consumati – come già detto – nella casa della Caritas a San Fatucchio. Le vittime sono tutte maggiorenni e i giudici hanno ritenuto evidentemente che l’uomo non sia giunto a commettere violenze sessuali, ma semplicemente avances e molestie sgradite agli ospiti. Una puntata de Le Iene aveva scavato nella vita del sacerdote. Il sacerdote, che la curia ha anche sospeso dalle attività pastorali per un periodo di 5 anni, nega tutto e afferma anzi che: «Erano loro che mi chiedevano baci, abbracci e carezze. Erano loro che mi chiedevano di dormire insieme. E io acconsentivo. Ma mai con nessuno di loro è accaduto qualcosa con caratteristiche anche lontanamente sessuali. Mai nessuno di loro è stato spinto a fare qualcosa da me contro la loro volontà».
Molestie, Don Lucio Gatti, iniziato processo, prossima udienza a luglio
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.