<p style="text-align: justify;"><strong> Insegnante di religione 35enne risarcisce vittima e tenta patteggiamento.</strong></p> <p style="text-align: justify;">Diocesi omertosa: "andato via per esigenze personali"</p> <p style="text-align: justify;">L’uomo era insegnante di religione. I fatti nella primavera del 2013</p> <p style="text-align: justify;">Prestava servizio come diacono all’interno di un oratorio della Brianza Comasca. In più era anche insegnante di religione per i bambini delle scuole medie. Secondo la Procura della Repubblica lariana, è però responsabile di due episodi di molestie e palpeggiamenti ai danni di un bambino di appena 10 anni. Una vicenda per cui gli è stata contestata la violenza sessuale. Una brutta storia, quella emersa solo in queste ore dopo che per mesi era rimasta sotto silenzio. Un fascicolo di indagine che è arrivato al suo sbocco processuale in Tribunale senza che nessuno ne sapesse niente. Con tanto di <b>parte civile già risarcita e un tentativo di patteggiamento che tuttavia non sarebbe stato accolto</b>. L’epilogo in questi giorni, con la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero che ha curato il fascicolo e che è stata accolta dal giudice dell’udienza preliminare. L’appuntamento è adesso di fronte al collegio di Como che ha fissato la data della prima udienza il 2 ottobre 2014. La storia risale alla scorsa primavera. Nel mirino delle indagini - scattate da una denuncia presentata dalla famiglia della vittima - due distinti episodi in cui il diacono, nonché insegnante di religione, di 35 anni avrebbe molestato un bambino di appena 10 anni amico di famiglia. Atti che sarebbero andati in scena nella casa dell’uomo. A far esplodere la vicenda, il racconto della vittima alla madre, poi girato alle forze dell’ordine. Da qui la segnalazione alla Procura di Como e il fascicolo aperto per violenza sessuale. Che qualcosa non andasse per il verso giusto, chi frequentava l’oratorio dove il diacono operava l’aveva capito da tempo. Anche perché il 35enne, la scorsa estate, era praticamente scomparso nel nulla nonostante fosse già stato fissato un campo estivo con l’oratorio stesso a cui all’improvviso aveva deciso di non partecipare. Anche sul fronte scolastico i genitori non avevano più avuto notizie dell’insegnante di religione che in quelle ore, probabilmente, era già indagato dalla Procura della Repubblica di Como per i due episodi contestati. In questi mesi le indagini sono proseguite sotto il riserbo più assoluto, tanto che anche le voci di paese alla fine piano piano si erano spente. Ma nelle scorse ore la questione è riemersa con maggiore chiarezza, perché come detto è già stata fissata una udienza di fronte al collegio di Como. Processo per violenza sessuale che scatterà a ottobre di quest’anno. Una decisione presa dal giudice dell’udienza preliminare accogliendo la richiesta del pubblico ministero titolare del fascicolo. Non si conosce il perché di questa conclusione. Di certo c’è solo il fatto che la difesa sfiderà un’aula di Tribunale senza scegliere riti alternativi come il patteggiamento oppure il rito abbreviato, che avrebbero portato a sconti di pena. L’imputato, da quanto è stato possibile appurare, non avrebbe più alcun incarico da tempo in seno alle parrocchie.</p> <p style="text-align: justify;">M.Pv.</p> <p style="text-align: justify;">www.corrieredicomo.it/index.php?opt...14:prima-pagina</p>