Salvatore Catozzi, 55 anni, venne scoperto nella doccia di un campo per terremotati nel modenese. Era assistente di Don Ivan, parroco di Rovereto morto durante il sisma. Dovrà scontare due anni e 8 mesi. Il 26 giugno 2012 accolse Papa Benedetto XVI
MODENA – E’ stato condannato a due anni e otto mesi per abusi su minore Salvatore Catozzi (il ritratto), 55enne che nel luglio 2012 fu sorpreso dai carabinieri mentre si appartava con un ragazzino nella tendopoli realizzata per i terremotati a Rovereto di Novi, nel Modenese. L’uomo, che a lungo si era spacciato per il fratellastro di don Ivan Martini, parroco di Rovereto morto nel crollo della chiesa il 29 maggio 2012, ma che in realtà ne era solo l’aiutante, fu bloccato dai militari dell’Arma all’interno delle docce.
Il pm di Modena Marco Imperato aveva chiesto per l’imputato una condanna a cinque anni. Catozzi è stato interdetto dai pubblici uffici per lo stesso tempo della condanna. Per lui sono stati disposti i domiciliari nella stessa comunità cui è stato affidato nell’ottobre scorso.
Catozzi era una sorta di fratello adottivo di don Ivan Martini, il parroco morto nel crollo del tetto della chiesa sbriciolato da una scossa di terremoto. Almeno così diceva, ma era una condizione notoria in parrocchia dove Salvatore Catozzi era il factotum: “Don Ivan aveva un cuore d’oro, mi ha chiamato a lavorare con lui per aiutarlo nelle sue incombenze un anno fa quando ho perduto il lavoro”, diceva ai
cronisti il 26 giugno quando papa Benedetto XVI venne in visita in questo piccolo paese di tremila anime distrutto dal sisma. E lui era in prima fila a riceverlo.
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