Intanto la famiglia prepara la cusa civile per il risarcimento
PESARO Una pena mite, almeno a giudizio di molti, per Don Giangiacomo Ruggeri, accusato di atti sessuali con una 13enne. Ma profondamente motivata, almeno secondo il suo legale, l’avvocato Gianluca Sposito. «Credo di aver dimostrato che fra don Giangiacomo Ruggeri e la sua parrocchiana tredicenne c’era una relazione affettiva privilegiata, un rapporto bilaterale, nonostante la differenza d’età. Mentre dai filmati girati dalla polizia, che il Gup ha visionato in camera di consiglio, emerge l’assoluta assenza di costrizione e di violenza nei confronti della ragazzina». L’avv.Gianluca Sposito, difensore dell’ex portavoce del vescovo di Fano, attende di conoscere la motivazione della sentenza, ma ipotizza che siano questi gli elementi che hanno indotto il Gup Maurizio Di Palma a comminare una pena che lo stesso legale definisce come «il minimo del minimo».
«Il mio assistito – spiega – rischiava da 5 a 10 anni di reclusione. Il pm ne aveva chiesti 4, cioè il massimo della pena al netto dello sconto di un terzo connesso al rito abbreviato: i 2 anni e 6 mesi stabiliti dal Gup sono il minimo, e ho ottenuto anche la prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti legate al ruolo di sacerdote». Per don Ruggeri si profila dunque un affidamento in prova ai servizi sociali, anche se l’avv. Sposito si riserva di impugnare la sentenza per ottenere un’ulteriore riduzione della pena.
Verosimilmente, sull’orientamento del giudice ha inciso anche la mancata costituzione di parte civile della famiglia della ragazzina, che si prepara però ad una causa di risarcimento danni. Don Ruggeri resta libero di muoversi in Italia e all’estero, con due sole restrizioni: non può avvicinarsi a Orciano, il paese della vittima, nè celebrare messa in pubblico.
http://www.ilmessaggero.it/marche/don_ruggeri_condannato_legale_pena_mite/notizie/384080.shtml
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.