Era conservata nella cassaforte della Curia la lettera con cui l’allora vescovo di Savona Domenico Calcagno, oggi cardinale, informava il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede Joseph Ratzinger, poi nominato Papa, dei casi di pedofilia nella Diocesi. Informativa che non giustificò alcune denuncia penale dell’arcivescovado contro il sacerdote sospettato di pedofilia; solo un trasferimento, l’ennesimo, ad un’altra parrocchia.
Era l’8 settembre 2003. Nella lettera monsignor Calcagno chiedeva “la cortesia di un consiglio circa l’atteggiamento da tenere, intendendo il Sacerdote (don Nello Giraudo, ndr) continuare con un impegno pastorale”. E aggiunse: “Per quanto possibile, intendo evitare che abbia comunque responsabilità che lo mettano a contatto di bambini o adolescenti”.
Una drammatica pagina della Chiesa cattolica che è stata ricostruita nei dettagli in un servizio andato in onda ieri sera nel programma tv “Le Iene” con il titolo “Abusi nascosti dalla chiesa”, dove, agli interventi delle vittime, sono stati accostati i documenti sequestrati dalla Procura. A partire dalla lettera all’ormai Papa emerito.
La denuncia a Ratzinger giunse peraltro tardiva, dopo un silenzio di anni che avrebbe coinvolto tre vescovi messi a conoscenza dei fatti.
Tutto documentato dalle carte sequestrate dalla Procura della Repubblica di Savona circa un anno fa, nel febbraio 2012, dalla cassaforte della Curia savonese.
Sembra non ci sia stata risposta a quella lettera almeno fin quando, due anni dopo, durante la Via Crucis al Colosseo, nelle meditazioni scritte proprio dal cardinale Joseph Ratzinger, fu pronunciata la frase “sporcizia nella Chiesa”, parole che molti commentatori tradussero come un riferendo allo scandalo dei preti pedofili.
Il 19 aprile 2005, il cardinale Ratzinger, eletto Papa Benedetto XVI, affrontò con decisione e grande dolore il problema della pedofilia all’interno della Chiesa e incontrò le vittime per chierder loro scusa.
Don Nello Giraudo, nel febbraio 2012 ha patteggiato un anno di carcere per abusi sessuali compiuti nel 2005 su un diciassettenne. Ma la maggior parte delle numerose violenze su bambini sono cadute in prescrizione. Vicende denunciate ai vescovi savonesi, per primo, da Francesco Zanardi, vittima negli anni ottanta, all’età di dieci anni, di don Giraudo, allora sacerdote nella parrocchia di Spotorno.
Lo stesso religioso, del resto, non avrebbe mai nascosto ai superiori alcuni rapporti intimi con i giovani della parrocchia. Rivelazioni occultate dai vescovi savonesi fino al blitz della polizia in Curia dove erano tenuti i fascicoli più segreti, tra cui la relazione inviata a Ratzinger.
Don Giraudo, dalla fine degli anni ’80 in poi, è stato ripetutamente spostato da una parrocchia all’altra: da Valleggia a Spotorno, sino a Feglino dove aprì una comunità per bambini disagiati. Poi sono arrivate le denunce che hanno costretto la chiesa a sollevarlo dal ruolo di sacerdote.
https://genova.repubblica.it/cronaca/2013/03/04/news/pedofilia-53829604/
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