Una giovane signora scozzese è rimasta tanto scossa dalle sevizie subìte quando era una bambina che ha trovato il coraggio di parlarne solo trent’anni dopo.
La storia che Helen Holland ha raccontato ai giudici di Deveney è un susseguirsi ininterrotto di violenze sessuali allucinanti, che riportano la nostra mente agli orrori del Medio Evo.
Per soddisfare le sue irrefrenabili pulsioni sadiche e nello stesso tempo le voglie insane dei suoi superiori, suor Kevin – riposta lo “Scotland on Sunday” – la svegliava all’alba, la legava alle gambe di un tavolo, le infilava la testa in un cappuccio, la costringeva a piegarsi in avanti e l sodomizzava con una spazzola per capelli, mentre urlava che doveva esorcizzarla, perché era posseduta da Satana.
Le sue urla eccitavano i preti guardoni che, nascosti da un tendaggio, spiavano la voluttuosa scena. A quel punto la suora se ne andava, lasciandola alla loro mercé. Quindi rientrava quando tutto era finito per riempire la pancia della poveretta di calci e pugni a non finire, allo scopo di procurarle una emorragia e costringerla ad abortire.
Una volta Helen si rivolse per aiuto al suo confessore, ma questi reagì coprendola di insulti. Venuta a conoscenza del fatto, la suora si vendicò, facendola stuprare dallo stesso confessore.
Julie Bindel, fondatrice di “Giustizia per le donne”, ha dichiarato che la megera deve essere severamente punita, perché le sue vittime trovino il coraggio di farsi avanti e i loro aguzzini non sfuggano alla giustizia.
I giudici sono convinti che le altre vittime di suor Kevin non tarderanno a denunciarla e che questo potrà avere un effetto domino nella regione.
Il problema della sessualità morbosa del clero non riguarda solo i preti repressi in seminario o i Paesi troppo permissivi, ma la chiesa, in quanto istituzione che sta cominciando a pagare le terribili conseguenze degli errori che ha commesso in passato.