Cassazione. Prescrizione per don Giorgio Carli. Confermata condanna al risarcimento
Pedofilia, Bolzano: ricorso in appello contro parroco assolto in primo grado Un sacerdote di San Giacomo, assolto il 20 febbraio ...
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Anche l’ex segretario di Wojtyla nel mirino della stampa polacca di Roberto Fabbri - sabato 27 gennaio 2007, 07:00 Dopo ...
Accade in bassa Sabina, nella Diocesi di Poggio Mirteto ed è stato lo stesso vescovo Lino Fumagalli a diffondere ieri ...
POGGIO MIRTETO — Sarebbero in corso da parte dei Carabinieri accurate indagini su un caso di presunta pornografia. In seguito ...
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di VALENTINA ERRANTE Quattro anni di reclusione. Perché Emilio Manzolini, 50 anni, parroco fino a maggio di due anni fa ...
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Due anni di reclusione, con la condizionale: è la sentenza emessa dal Tribunale di Milano nei confronti di don Siro ...
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La Rete si è impegnata al compimento di “Spotlight on Italian survivors” coniugando il lavoro enorme occorso alla necessità di tentare di colmare un vuoto insopportabile nel nostro Paese, di cui pare non esserci realistica percezione: la pericolosità incombente sulla vita dei bambini e delle bambine commisurato alla vastità del fenomeno italiano, ma che non riguarda solo il perimetro di influenza della chiesa-istituzione.
Questo contributo ha come scopo principale quello di puntare un cono di luce, deciso e abbagliante, sulla carenza della tutela preventiva e protettiva, che deve essere concreta ed urgente verso i minori e le persone poste in posizione di vulnerabilità.
Ciò va inteso senza limitazione di genere, o inclinazione sessuale, riguarda tutti, nessuno escluso.
Senza allarmismi, riguarda i genitori che ignari delle insidie di cui sono ancora intrisi gli spazi parrocchiali e di vita comunitaria vi affidano i propri figli. Spazi da non potersi realisticamente reputare protettivi e, teniamo a sottolineare, non limitabili alle responsabilità di prevenzione e contrasto imputabile alla sola chiesa cattolica.
Tuttavia seppur convinti che i predatori sessuali, sono tutti uguali, con o senza abito talare, occorre prendere atto che lo stato delle cose non impedisce loro né di colpire, né di ripetere il crimine.
E’ altrettanto importante evidenziare che “Spotlight on Italian survivors” così come ogni attività posta in essere dall’Associazione, trattando o rimandando ad inchieste giudiziarie, a procedimenti penali non ancora conclusi, induce a ritenere innocenti tutte le persone citate a vario titolo – consacrate e non - seppur condannate nei primi gradi di giudizio.
Nel nostro ordinamento, infatti, la presunzione di innocenza copre l’intera vicenda processuale.
E questo principio facciamo nostro.
Il direttivo della Rete l’Abuso