Il centro di ascolto del servizio per la tutela dei minori della Diocesi di Trento ha accolto nuove persone che hanno trovato la forza di chiedere aiuto contro gli abusi.
Dei quattro accessi negli ultimi dodici mesi – sottolinea la Diocesi di Trento – due si riferiscono ad abusi sessuali da parte di membri di istituti religiosi, risalenti entrambi a 60 anni fa. In uno dei casi, si è rilevato anche un abuso di potere.
Un altro accesso riguarda invece il disagio avvertito da una giovane da parte di un educatore nel contesto di un’iniziativa parrocchiale. Un’altra segnalazione ancora si riferisce ad abusi sessuali da parte di un sacerdote di un’altra diocesi, accolto temporaneamente in Trentino, morto alcuni decenni fa.
Tutte le segnalazioni – fa sapere la Diocesi – sono state prese in carico e sono state valutate le modalità più adeguate per alleviare la sofferenza delle persone coinvolte.
I contatti del centro di ascolto del servizio diocesano di tutela dei minori
Il Centro di Ascolto del Servizio Diocesano Tutela Minori risponde al seguente numero telefonico: 349/23.72.946 e all’indirizzo e-mail tutelaminori@diocesitn.it. L’indirizzo postale è: Servizio Tutela Minori, piazza Fiera 2 , Trento.
Veglia in Duomo a Trento contro gli abusi
La sera di venerdì 21 novembre, alle 20.30 nel Duomo di Trento, la Diocesi di Trento si raccoglierà in un momento di preghiera in memoria delle persone delle vittime di abusi nella Chiesa.
Il tema della Veglia di quest’anno sarà il proprio il rispetto, declinato nell’invito a “generare relazioni autentiche”, in sintonia con la V Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi nella Chiesa, in calendario il 18 novembre.
“La Veglia – spiega don Alessandro Aste, Referente del Servizio Tutela Minori – vuole essere un momento di raccoglimento che invita tutta la comunità ecclesiale ad assumere ogni giorno la responsabilità di custodire la dignità e la sicurezza di ciascuno, oltre la sola occasione di una ricorrenza”.
Nel corso della Veglia troverà spazio l’ascolto del vissuto di due persone ferite. “Ricordare – prosegue don Aste – significa innanzitutto ascoltare: l’ascolto delle persone che hanno subito abusi aiuta a comprendere più profondamente come accompagnarle nel loro cammino di ricostruzione, nella gestione del dolore e nella riconquista della propria storia. Allo stesso tempo ci orienta nel promuovere ambienti sempre più sicuri, capaci di favorire relazioni sane e rispettose per bambini, bambine, ragazzi e ragazze”.
Il Servizio Diocesano per la Tutela dei Minori
La Diocesi di Trento fa sapere che il servizio diocesano per la tutela dei minori ha proseguito anche quest’anno il proprio impegno formativo, accompagnando diverse realtà in percorsi di crescita e responsabilità condivisa. Tra le attività realizzate, si è tenuta una formazione dedicata agli educatori e alle educatrici del Collegio Arcivescovile; una serata di approfondimento rivolta a una comunità parrocchiale e un incontro di presentazione delle linee guida ai sacerdoti della Diocesi, per sostenere un cammino comune di attenzione e cura verso le persone più vulnerabili.
A queste iniziative si aggiunge l’accompagnamento di tre associazioni Noi Oratori presenti sul territorio trentino, che hanno richiesto percorsi specifici legati alla tutela.
A febbraio 2026 si terrà il quarto Convegno diocesano sulla tutela dei minori e delle persone vulnerabili, che ancora una volta partirà dalla voce delle vittime. Una parte dell’incontro sarà dedicata a una testimonianza, momento essenziale per orientare il cammino della Chiesa verso una responsabilità sempre più consapevole, matura e attenta alla cura dell’altro.
https://www.rainews.it/tgr/trento/articoli/2025/11/abusi-sessuali-nella-chiesa-trentina-4-persone-al-centro-di-ascolto-della-diocesi-di-trento-ultimi-12-mesi-87ead504-49ae-4e73-a48a-1286d754dc6e.html














