In un tribunale blindato da polizia e carabinieri si è aperto stamani il processo contro il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana e il suo vicario giudiziale, parroco della chiesa Madre di Enna, Vincenzo Murgano accusati di falsa testimonianza nel processo al sacerdote, ora ridotto allo stato laicale, Giuseppe Rugolo condannato per violenza sessuale a danno di minori a 4 anni e mezzo in I grado e 3 in appello.
Il nuovo legale di Gisana, Pierfrancesco Bruno del foro di Roma, ha presentato istanza per il rito abbreviato mentre i legali di Murgano hanno preannunciato che depositeranno la richiesta alla prossima udienza.
In aula sempre gli avvocati degli imputati che però erano assenti, hanno chiesto di inserire tra le parti offese il ministero della Giustizia mentre sono state presentate le richieste di costituzione delle parti civili sulle quali il giudice Marco Strano si è riservato. “
Per noi l’unica persona offesa in questo caso è solo lo Stato – dice l’avvocato Bruno – Antonio Messina ( l’archeologo che ha denunciato il vescovo e Murgano) non è persona offesa” . La prossima udienza è
Stata fissata per il prossimo 19 novembre.










