Dopo oltre quarant’anni di vuoto normativo, torna al centro del dibattito politico il tema della manipolazione mentale. È stato presentato al Senato un disegno di legge a prima firma della senatrice Tilde Minasi (Lega), sostenuta dalle senatrici Giulia Bongiorno ed Erika Stefani, per introdurre nel codice penale una nuova fattispecie autonoma di reato: quello di “manipolazione mentale”.
Un provvedimento che punta a dare una risposta concreta a un fenomeno che, pur non essendo nuovo, si è evoluto con modalità sempre più sofisticate e invisibili. L’ultimo tentativo risale al 1981, quando la Corte Costituzionale dichiarò l’incostituzionalità dell’art. 603 c.p. (plagio), lasciando di fatto scoperto il campo della tutela contro forme estreme di condizionamento psicologico. Da allora, nessun intervento legislativo era stato in grado di colmare il vuoto.
Il DDL Minasi prevede pene severe: da 3 a 8 anni di reclusione per chi, all’interno di gruppi strutturati che promuovono la dipendenza psico-fisica, induce una persona in uno stato prolungato di soggezione, tale da comprometterne la libertà di autodeterminazione e la capacità di discernimento. La pena aumenta a un minimo di 6 anni se la vittima è minorenne.
«È un fenomeno che si sta espandendo a macchia d’olio», ha dichiarato la senatrice Minasi. «Non possiamo più rimanere in silenzio mentre persone fragili vengono distrutte da santoni, truffatori e abili manipolatori. Serviva una norma chiara, solida e tecnicamente valida per restituire dignità e protezione alle vittime e alle loro famiglie».
Accanto all’introduzione del reato, la proposta di legge prevede anche un’unità investigativa interforze, articolata a livello centrale e regionale, e un archivio informatizzato per mappare le organizzazioni settarie, i leader, le modalità operative e le sedi. Uno strumento utile tanto alla prevenzione quanto all’azione investigativa.
La senatrice Stefani ha evidenziato l’importanza di riconoscere «la violenza invisibile del controllo psicologico» come reato. «Solo così si potrà davvero sostenere chi ne è rimasto intrappolato. Parliamo di tecniche avanzate e subdole – love bombing, isolamento sociale, uso di falsi ricordi, induzione di trance ipnotica – che cancellano identità e futuro delle vittime».
Determinante per la stesura del DDL il contributo dell’Associazione Manisco World e dei professionisti Vincenzo Dionisi (avvocato) e Sergio Caruso (criminologo), da anni impegnati nella tutela delle vittime di manipolazione e abuso psicologico.
«Abbiamo tradotto il dolore in proposta concreta», ha concluso Minasi. «Lo Stato deve presidiare anche lo spazio interiore dell’individuo. Proteggere la mente, oggi, è un dovere legislativo».
https://www.reggiotv.it/notizie/attualita/113156/manipolazione-mentale-e-sette-presentato-disegno-di-legge-in-senato