Un cardinale o un vescovo che denunciano abusi sessuali fuori dalla chiesa sono pessimi gerarchi cattolici perché non hanno rispettato le leggi della chiesa, DENUNCIARE INTERNAMENTE.
E qui che chiesa ci va a nozze tra chi appunto ignora e chi spera in un Papa santo e giusto.
Il cardinale Robert Prevost insabbiò di fatto i casi del Perù perché si limitò a denunciarli alla chiesa, ma omise in virtù della giustizia per le vittime, la denuncia all’autorità civile dello stato peruviano.
Qui va ricordato che per la legge dello Stato, in questo caso il Perù, la prescrizione per questi reati fino al 2018 era di 8 anni, dopo invece il reato è diventato imprescrittibile.
Va anche considerato che quella gestita da Robert Prevost (oggi Papa Leone XIV) fu una mossa politica del Vaticano in quanto il Sodalitium stava sottraendo fedeli e risorse alla chiesa cattolica, per questo motivo papa Francesco commissario, come fece per i movimenti ecclesiali e congregazioni di diritto pontificio come i Focolarini, l’Opus Dei, Comunione e liberazione ecc. .
Di fondo quindi non c’è proprio nulla di onorabile ma solo un mero interesse politico volto al potere, per questo le vittime, in questo caso vennero comode alla chiesa che le “accudì”.
Tuttavia nessuna di loro fu mai risarcita, come da manuale, i responsabili di fatto protetti dalla chiesa e strumentalizzati dal Sodalitium contro la chiesa.
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