Patrocinio gratuito, ma per lo stato. Da mesi, infatti, gli avvocati attendono di essere pagati per l’assistenza legale offerta ai cittadini beneficiari del patrocinio a spese dello stato. I fondi destinati a questi compensi sono esauriti da ottobre e «in molti fori la crisi era già evidente da tempo». È quanto denunciato ieri dall’Organismo congressuale forense.
Gratuito patrocinio senza fondi
«Questa situazione», spiegano dall’Ocf, «non è solo il risultato di uno stanziamento insufficiente, ma l’ennesima dimostrazione di una gestione politica e amministrativa non responsabile. Il ministero della giustizia continua a ignorare un problema strutturale, mescolando i fondi destinati al patrocinio gratuito all’interno della voce di bilancio 1360, insieme a spese completamente diverse e non rinunciabili, come trasferte di funzionari, indennità per periti e testimoni, costi di estradizione e notifiche di atti esenti. Un vero e proprio caos contabile che impedisce di garantire il diritto alla difesa per chi non ha mezzi economici, violando l’articolo 24 della Costituzione», si legge ancora nella nota Ocf.
Avvocati non pagati
L’Organismo congressuale parla di avvocati «che hanno emesso fattura in autunno confidando in un pagamento dovuto per legge e sono ancora in attesa, senza alcuna certezza su quando e se riceveranno il compenso».
Sempre meno legali disponibili
Non si tratta di una novità, ma di un’amara consuetudine, che sta avendo pesanti effetti sul numero di legali disposti a prestare questo servizio: «sempre più avvocati, esasperati da questa situazione, si stanno cancellando dagli elenchi dei difensori per i non abbienti e perfino dalle liste dei difensori d’ufficio. Questo vuoto rischia di privare le persone più vulnerabili della tutela legale a cui hanno diritto, con conseguenze gravissime per l’intero sistema giudiziario», il commento del coordinatore dell’Organismo congressuale forense Mario Scialla. La richiesta è quella di «un intervento celere: il pagamento immediato degli arretrati, la separazione dei fondi destinati al patrocinio da altre voci di bilancio e un’adeguata previsione di risorse nel bilancio del ministero della giustizia».
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