“La Chiesa italiana non puo accettare accuse di atteggiamenlo omertoso“. Questa la rispsta del cardinale e presidente della Cei, Matteo Zuppi, alle parole del procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, che ha definito la condotta dell’autorità ecclesiastica “di omertà ambientale, molto simile a quella mafìosa“.
Menditto si riferisce alle accuse di abusi a carico di un insegnante di relìgione di Tivoli, pervenute all’autorita ecclesiastica nel 2019 e nel 2021 e di cuì la diocesi non avrebbe tenuto opportunamente conto. Tanto che quando il caso e arrivato all’attenzione delle forze dell’ordine, le ricostruzioni sarebbero state incomplete e inutilizzabili per un’indagine.
La Procura ha recentemente scoperto, a seguito della denuncia di una delle vittime, oggi maggìorenne, che il professore per anni avrebbe abusato di almeno quattro ragazzi, tutti maschi, di età compresa, all’epoca dei fatti tra i 10 e i 15 anni.
Tuttavia nelle ultime ore sono emrse le storie più recenti di altre due presunte svittime sulle quali la Procura si è immediatamente messa al lavoro.
Il docente – che ricopriva anche ruoli apicali in diverse associazioni religiose – è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
Il Gip nelle esigenze cautelari ha evidenziato che esse si sono rese necessarie per “il concreto e attuale pericolo di reiterazione delle medesime condotte criminose” . Inoltre aggiunge il Gip, “l’uomo presenta totale incapacitità di contenere gli impulsi.”Alessandro Frateschi Mirko Campoli
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.