“Io non ho mai ostacolato in alcun modo nessuna attività di indagine disposta dal dr.Capaldo o dalle altre colleghe.
Non ho mai avocato il procedimento relativo alla scomparsa di Emanuela Orlandi.
Dopo il mio arrivo da procuratore a Roma il dr. Capaldo ha continuato per oltre tre anni a dirigere le indagini sulla scomparsa della Orlandi, sentendo personalmente testimoni e indagati, disponendo intercettazioni e attività di polizia giudiziaria e nominando consulenti”. E’ quanto afferma all’ANSA l’ex procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone.
L’ex capo dei pm di piazzale Clodio aggiunge che Capaldo “ha anche disposto e coordinato, intervenendo sul posto, le attività per la rimozione della salma di Enrico De Pedis dalla tomba nella Basilica di Sant’Apollinare e i successivi scavi nella cripta che hanno portato al rinvenimento di alcuni scheletri e di numerosissimi frammenti ossei non riconducibili però alla Orlandi”.
L’ex procuratore di Roma afferma, inoltre, che “la richiesta di archiviazione è stata decisa a maggioranza, al momento della scadenza dei termini delle indagini, tra i colleghi titolari del procedimento. Io ho condiviso e ‘vistato’, quale Capo dell’Ufficio, tale richiesta, mentre il dr. Capaldo, che non era d’accordo, ha rifiutato – come era suo diritto – di firmarla e ha quindi chiesto il 27 aprile 2015 che, secondo quanto previsto dalle Circolari del Csm in materia, gli venisse revocata l’assegnazione del procedimento.
La richiesta di archiviazione, presentata il 5 maggio 2015, è stata accolta dal gip, dopo che i familiari della Orlandi avevano presentato opposizione, il 19 ottobre dello stesso anno e confermata definitivamente dalla Cassazione il 6 maggio 2016″.
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/03/01/pignatone-non-ho-mai-ostacolato-le-indagini-su-orlandi-_e5c6aa37-394d-4c14-8637-53447ffcc10a.html
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