È stato condannato a otto anni di reclusione per violenza sessuale don Livio Graziano, il sacerdote accusato di avere abusato di un ragazzino di 12 anni nella comunità protetta da lui gestita ad Avellino. La pubblica accusa aveva chiesto 11 anni ma il giudice Lucio Galeota, accogliendo in parte le richieste degli avvocati della difesa, Gaetano Aufiero e Gianpiero De Cicco, ha escluso l’aggravante dell’aver convinto il ragazzino ad avere rapporti tramite la consegna di somme di denaro o piccoli regali.
Arresti domiciliari
Don Livio, 51 anni, originario di Aversa, aveva fondato nel Comune di Prata Principato Ultra, in Irpinia, una cooperativa sociale per l’assistenza a persone con problemi di depressione e disturbi dell’alimentazione, particolarmente fragili, ed è in questa comunità che incontra il minore. Secondo l’accusa il sacerdote, che è ancora agli arresti domiciliari in Irpinia, avrebbe avuto rapporti quotidiani con il dodicenne per circa 80 giorni. La difesa sosteneva invece che, per motivi fisici e di salute, il prete non avrebbe potuto averli. «Don Livio — spiega l’avvocato Aufiero — è stato condannato al minimo della pena. Come mai, se davvero il Tribunale lo ritiene colpevole di fatti tanto gravi? È una sentenza che rispetto ma che ritengo incomprensibile e mi preparo ad appellare dopo averne letto le motivazioni».
La denuncia
Era stato il padre dell’adolescente a presentare denuncia dopo aver trovato, sul cellulare del ragazzino che oggi ha 13 anni, messaggi scabrosi che si erano scambiati il figlio e il sacerdote. La denuncia era stata presentata dopo la fine del periodo di permanenza in comunità e il rientro a casa del giovanissimo. Che mesi fa era stato sentito anche dai giudici: il 13enne aveva rivelato che dopo quegli incontri riceveva regali dal sacerdote. Don Livio, invece, si è sempre professato innocente.
Era stato premiato
Per gli avvocati di parte civile, Giovanni e Benedetta Falci, nei confronti di don Livio c’erano prove schiaccianti: «Centinaia di messaggi espliciti, le fotografie del ragazzino nudo che dormiva, preservativi e vaselina ovunque: accanto al letto, nel comodino, nell’armadio». I messaggi erano stati cancellati dal sacerdote ma sono stati recuperati su disposizione del giudice. Don Livio nel corso degli anni aveva ottenuto anche importanti premi per la sua attività in favore dei soggetti fragili e aveva preso parte in qualità di esperto a convegni sulla pedofilia.
https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/22_novembre_24/don-livio-graziano-accusato-aver-abusato-un-13enne-pm-chiede-11-anni-carcere-oggi-sentenza-b08bf3e2-6bf6-11ed-817e-e97efa7f8466.shtml
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.