Roma, 23 mag. (EFE) .- La Chiesa italiana si riunisce da oggi per rinnovare la sua leadership sotto la pressione delle vittime per autorizzare un’indagine sui casi di abusi sui minori, cosa che finora è stata negata e su cui mantiene un silenzio sorprendente, essendo l’unico in Europa.
L’assemblea della Conferenza episcopale italiana (CEI) deve rinnovare il suo presidente per un quinquennio, cifra cruciale, poiché i vescovi sono divisi sull’opportunità di svolgere un’indagine su abusi come quelli commessi in Germania , Francia, Portogallo e recentemente in Spagna, affidata ad uno studio legale e che non ha soddisfatto le vittime.
ASSOCIAZIONI DELLE VITTIME
Con l’apertura dell’Assemblea della CEI, che si concluderà venerdì prossimo, le associazioni italiane vittime di abusi da parte del clero hanno pubblicato oggi una lettera aperta chiedendo un’indagine indipendente sui casi che vanno avanti da anni e che Accesso agli archivi è permesso perché si possa fare giustizia.
“Chiediamo la piena collaborazione della Chiesa italiana a un’indagine indipendente, svolta da professionisti e superpartes credibili, per fare luce sugli abusi commessi dal clero in Italia, che unirebbe gli sforzi di diverse e altissime figure professionali e utilizzare metodi qualitativi, quantitativi e documentari allo stesso tempo”, si legge nella lettera.
Queste associazioni, che da pochi mesi hanno fondato il movimento “ItalyChurchToo”, rifiuterebbero “ogni ipotesi di lavoro svolta con strumenti e risorse all’interno della Chiesa stessa, perché non avrebbe le caratteristiche di terzietà necessarie e non sarebbe credibile. , e in definitiva inutili, se non dannosi”.
«Chiediamo che siano aperti e messi a disposizione gli archivi delle diocesi, dei conventi, dei monasteri, delle parrocchie, dei centri pastorali e delle istituzioni scolastiche ed educative cattoliche; che siano stabiliti efficaci canali di collaborazione con le istituzioni dello Stato italiano affinché i colpevoli di reati contro i minori sono perseguiti”, aggiungono nella lettera.
Le vittime chiedono una risposta entro il 27, quando si sarà formata la nuova dirigenza della Cei.
“Questa lettera indirizzata alla Cei spiega solo le cose elementari da fare. Ma non sembra che sia la linea che riprenderanno i vescovi che agiranno in malafede”, il presidente di Rete L L’associazione denuncia a Efe: ‘Abuso, Francesco Zanardi, vittima di abusi da parte di un prete da bambino e la voce più instancabile su questo tema.
Zanardi fa riferimento alle indiscrezioni che indicano che i vescovi italiani si preparano ad autorizzare un’indagine ma che copre solo gli ultimi 20 anni, che saranno “un clown”, poiché non darà un’idea dell’entità del fenomeno .
Mentre, da parte dello Stato, si parla di un’indagine sulla pederastia in generale, che diluirà nuovamente le responsabilità della Chiesa cattolica e delle vittime «con il solito gioco, esse saranno escluse e non avranno alcun tipo di partecipazione diretta aggiunge Zanardi.
IL LIBRO DI RICERCA DI TRE DONNE
Alla vigilia dell’incontro episcopale è stato pubblicato in Italia “Agnus Dei. Gli abusi sessuali del clero in Italia”, scritto dalle giornaliste Lucetta Scaraffia, Anna Foa e Franca Giansoldati, che raccolgono in un’esaustiva indagine le storie di abusi raccolti negli archivi che Zanardi ha compilato per tutta la vita e che sono finora gli unici dati disponibili sui preti pedofili.
Gli autori passano in rassegna alcuni fascicoli che parlano di “circa 320 sacerdoti che hanno commesso abusi, di cui 159 condannati in via definitiva”. La maggior parte degli imputati è stata trasferita in altri luoghi o inviata nelle residenze speciali della Chiesa italiana per sacerdoti in difficoltà, compresi i pederasti.
Il libro descrive sette storie che la Chiesa italiana non ha preso sul serio e che si sono susseguite per anni. “Non è un libro contro la Chiesa. È un libro per chi ama la Chiesa e la vuole sicura ed evangelica, ma credo che la questione degli abusi sarà chiusa in un cassetto”, uno dei suoi autori, Franca Giansoldati, ha raccontato a Efe.
“Si dice che i casi di preti abusivi siano circa un centinaio. Ma non si sa cosa abbiano fatto, quante siano state le vittime, quanti di loro siano stati allontanati dal sacerdozio e chi li abbia insabbiati”, aggiunge il giornalista dal quotidiano romano “Il Messaggero”.
Secondo Giansoldati, dopo questa assemblea della Cei si verificherà che «i vescovi non hanno intenzione di fare un’indagine sul passato, né di aprire gli archivi».
Cristina Cabrejas
(c) Agenzia EFE
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