Si tratta dei ragazzi che hanno frequentato “I Discepoli dell’Annunciazione” per capire se vi siano altri casi di presunti abusi
PRATO. Intere pagine fitte di racconti. Non soltanto degli abusi sessuali che lui, il giovane uomo che li ha denunciati, avrebbe subito da ragazzino, quando si trovava all’interno dell’ex associazione di fedeli “I Discepoli dell’Annunciazione”. Ma anche di nomi. Di altri potenziali violentatori ancora da identificare (oltre ai nove religiosi già indagati dalla Procura di Prato, sarebbero almeno quattro), ma, al tempo stesso, di “compagni”. Ragazzini che, all’epoca dei fatti contestati (e stiamo parlando di episodi che risalirebbero agli anni compresi tra il 2008 e il 2016) frequentavano, anche loro, le tre sedi – a Prato, in Garfagnana e in Lunigiana – dell’ex associazione, poi sciolta dalla Santa Sede nel dicembre dello scorso anno. E pure in questa direzione andrà ora il lavoro della Procura per riuscire a individuare quegli ex ragazzini – ormai giovani uomini – che, in passato, hanno trascorso del tempo con don Giglio Maria Gilioli e gli altri religiosi che ruotavano intorno ai “Discepoli dell’Annunciazione”. Le indagini, insomma, proseguono ma, come precisa il procuratore di Prato, Giuseppe Nicolosi, «sono tanti, tantissimi, i testimoni da sentire».
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