https://www.youtube.com/watch?v=qqHlaxSW_oI&t=11s <p style="text-align: justify;">Una querela nei confronti di un sacerdote della diocesi di Lecce per presunti abusi sessuali ai danni di un ragazzino, che all’epoca dei fatti aveva nove anni, è stata depositata nei giorni scorsi attraverso la 'Rete L’abuso' e depositata attraverso i canali diplomatici. La vittima è attualmente residente all’estero. In un audio choc di una telefonata tra lo stesso sacerdote e la vittima, pubblicato sul sito della 'Rete L’abuso' che opera contro gli abusi sessuali da parte del clero, il prete ammette sostanzialmente gli abusi: "<b>E' stato affetto, è stata natura, debolezza</b>", risponde il prete, incalzato dalle domande del suo accusatore.</p> <p style="text-align: justify;">Non solo. Il prete offre soldi alla vittima: "<b>Ti ho chiesto il codice Iban, se ti serve qualcosa</b>". Alla fine della telefonata il prete chiama anche in causa il vescovo invitando l'uomo a chiamarlo. La stessa 'Rete L'Abuso' sottolinea che di fronte alla pubblicazione dell'audio, l’arcivescovo Michele Seccia ha preso le distanze: "Informato del caso all’indomani del suo insediamento a Lecce, avvenuto nel dicembre 2017 - sottolinea una nota dell'arcivescovo riportata dalla stessa Rete - ha immediatamente adottato nei confronti del sacerdote in questione tutti i provvedimenti cautelativi consentiti dalla normativa ecclesiastica vigente". "Insinuare il sospetto che l’arcivescovo - continua - venuto a conoscenza delle circostanze riferite nella telefonata, abbia anche solo tentato di coprire eventuali abusi, costituisce una grave distorsione della realtà". <b>L'arcivescovo si riserva di adire le vie legali </b>contro chi ha osato (o oserà) mettere in dubbio la sua correttezza.</p> https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2019/03/01/dammi-iban-audio-choc-del-prete-accusato-abusi-ascolta_IJKKOprsXSSW9HyazhRQ8M.html