Quali possono essere e fino a dove possono arrivare le conseguenze di un abuso sessuale su un minore?
Di seguito vi proporrò il racconto di un nostro assistito, un racconto non molto lungo, il titolo di questo articolo è un pensiero della vittima che non lascia molte prospettive ad un futuro, il suo breve scritto vi spiegherà il perché.
I fatti in oggetto si svolgono a Verona, nella parrocchia Santa Maria Ausiliatrice ma, negli anni, padre Antenone Marangon, che oggi, a differenza della vittima, passa in serenità la sua vecchiaia a Genova, presso una sede dislocata della Congregazione alla quale appartiene, quella dei Figli di Santa Maria Immacolata, negli anni ha girato parecchio. Da quanto abbiamo potuto ricostruire, ha trascorso il suo primo anno di sacerdozio nella scuola a Gavi per essere poi trasferito a Roma in aiuto ai sacerdoti in Via del Mascherone. Ha lavorato pastoralmente nell’Ospedale civile di Cagliari per 9 anni, stimato cappellano, insieme ad altri tre confratelli. E’ stato vice parroco ed assistente di gruppi e della gioventù nelle parrocchie del Sacro Cuore di Oristano, di San Bartolomeo di Cagliari, della Madonna della Grotta di Praia a Mare. Ha trascorso 2 anni nel Santuario della Madonna della Guardia di Gavi e dal 1985 a Santa Maria Ausiliatrice. Infine a Genova dove si trova tutt’ora.
Zanardi
“Alla tenera età di 12 anni, nel frequentare il catechismo e in preparazione alla cresima, in occasione delle numerose confessioni settimanali, ho subito delle molestie sessuali e violenze ripetute da questo prete all’interno del confessionale e non solo ma anche altrove al di fuori della parrocchia, costretto psicologicamente, intrappolato in quella comunemente chiamata “sindrome di Stoccolma”.
Intrappolato quindi dal mio carceriere, ho vissuto due anni in questo incubo.
Trovata la forza di liberarmi all’età di 15anni, forse data da una maturata voglia di ribellarmi da questi soprusi, successivamente sono caduto in una forte depressione dalla quale non sono più uscito, ho vissuto il periodo della pubertà rinchiuso in me stesso assieme a tutto il periodo adolescenziale portando problemi di carattere relazionale e vivendo una sessualità in maniera rovinosa con paure e fobie riguardanti la sfera sessuale. Per me il sesso era sporco e contaminante, sentendomi perennemente sporco.
La mia mente per salvarmi, ha rimosso gli abusi sessuali ma al contempo ha creato paure e fobie sociali, ipocondria ed ossessioni compulsive con rituali di lavaggi di tutto il corpo e delle mani fino a rovinare la pelle e queste non mi hanno più abbandonato limitandomi così nel tempo sempre più la vita, al punto di non riuscire più a lavorare precludendomi la dignità personale
Non vi è null’altro da dire, solo la mia vita è finita a 15anni!, il resto è sopravvivere.
Firmato l’abusato”
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