<p style="text-align: justify;"><strong>Don Ruggero Conti, già insegnante di educazione sessuale a Legnano, è stato condannato in via definitiva ma non ha mai scontato la pena in carcere</strong></p> di CRISTIANA MARIANI <p style="text-align: justify;">Legnano (Milano), 19 dicembre 2018 - <b>Il carcere </b>pare essere destinato a rimanere un<strong> tabù per don Ruggero Conti,</strong> religioso sospeso “a divinis” dal sacerdozio nel 2011 che è stato condannato in via definitiva a 14 anni per pedofilia e la cui pena è poi diventata di 11 anni e 10 mesi per prescrizione. «Abbiamo appreso che l’ex parroco don Ruggero Conti,<strong> condannato in giudicato per violenze su sette ragazzini tra i 13 e i 17 anni, è stato di nuovo scarcerato e si trova ai domiciliari in un istituto religioso</strong>, nonostante sia già evaso dai domiciliari a settembre del 2017 (scappando in taxi fino a Milano dalla clinica vicino Roma dove era ricoverato) e nonostante l’esito dell’ultima perizia psichiatrica richiesta nell’autunno del 2017 dal tribunale di Roma che definisce il prete un simulatore e manipolatore in condizioni di salute compatibili con i centri clinici interni dei penitenziari» è l’allarme lanciato da Roberto Mirabile e Nino Marazzita dell<strong>’associazione La caramella buona onlus </strong>che ha rappresentato in tribunale diverse persone che sarebbero state abusate proprio dal religioso.</p> <p style="text-align: justify;">«Chiediamo a questo punto una risposta chiara e univoca anche da parte delle istituzioni italiane rispetto alle istanze di giustizia dei ragazzi abusati da don Conti e delle loro famiglie, le quali non hanno mai ottenuto né dal sacerdote né per suo conto dalla Curia o dalla Santa Sede il risarcimento che il prete è stato condannato dai giudici a pagare».</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Oltre il danno, l’ennesima beffa</strong> quindi <strong>per le vittime degli abusi,</strong> sanciti tali dal tribunale, commessi dal religioso. Nessun risarcimento - l’uomo risulterebbe nullatenente - e neanche un giorno di carcere per una persona che è stata condannata in via definitiva. Don Ruggero Conti, che era stato parroco a Selva Candida a Roma ma ancora prima insegnante di educazione sessuale a Legnano, era stato arrestato nel 2007 con l’accusa di essere stato il responsabile di abusi su diversi minori. Poi è arrivata la condanna. E poco dopo essa anche un’evasione: il religioso è fuggito in taxi da una clinica di Roma a una di Milano. Nel Legnanese, infatti, l’uomo ha diversi parenti e quindi probabilmente riteneva più comodo «avvicinarsi a casa». Ora i domiciliari in una struttura religiosa. <strong>«Chiediamo giustizia e imploriamo l’intervento di Papa Francesco»</strong> affermano i vertici della onlus La caramella buona.</p> https://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca/prete-pedofilo-1.4352562