<p style="text-align: justify;"><strong>Dai 13 ai 16 anni, Giada, oggi 23enne di Portocannone (Campobasso) è stata vittima di abusi da don Marino Genova, ex parroco della chiesa SS. Pietro e Paolo. Per i giudici don Marino è colpevole, ma solo per i due mesi precedenti al 14esimo compleanno di Giada, quando sarebbe diventata automaticamente ‘consenziente’. Per i successivi due anni di abusi è stata chiesta l’archiviazione.</strong></p> di Angela Marino <p style="text-align: justify;">È cominciato tutto un pomeriggio di aprile, quando lui l'ha portata in sagrestia e le ha stampato un bacio sulla bocca. Lei è rimata impietrita, come se guardasse quella scena fuori dal suo corpo, se ne è stata ferma come un vegetale finché lui ha non ha finito e le ha dato la benedizione. La storia di Giada Vitale, abusata a 13 anni da don Marino Genova, ex parroco di Portocannone oggi condannato in primo grado dal tribunale di Larino a sei anni di reclusione, è tragicamente identica a tutte le storie di pedofilia, tranne che per un particolare snodo della vicenda giudiziaria che ha segnato il suo caso. Lo racconta la stessa Giada, a Fanpage.it.</p> Raccontaci di quel giorno <p style="text-align: justify;">G. "Era aprile 2009, avevo 13 anni e studiavo per l'esame di licenza media. A quel tempo ero timida e senza molti amici, ma mi piaceva la musica e per questo andavo regolarmente in chiesa per suonare l'organo. Quel pomeriggio stavo tornando a casa dalle ripetizioni e passai davanti all'ingresso della chiesa Santi Pietro e Paolo, a Portocannone. Vidi don Marino sulla soglia intento a chiudere i battenti della porta, mi vide anche lui e mi fece cenno di entrare".</p> Tu lo hai seguito? <p style="text-align: justify;">G. "Ovviamente sì, non ci vedevo nulla di male. Prese la mia mano intrecciandola con la sua e mi guidò in sagrestia, dove iniziò ad abbracciarmi forte e a spogliarmi. Restai impietrita e lo lasciai fare finché non ebbe finito. Poi mi diede la benedizione e mi lasciò andare".</p> Come ti sei sentita? <p style="text-align: justify;">G. "Come in un sogno, una bolla, sembrava non fosse reale, quella sera restai sveglia fino a notte fonda a piangere. .</p> Quell'episodio si è ripetuto? <p style="text-align: justify;">"Altroché, don Marino ha cominciato a fare quelle cose due o tre volte alla settimana arrivando fino ai rapporti completi. Era dolce, mi diceva: “Ti voglio bene stellina”. E quando aveva finito mi rivestiva e mi dava sempre la benedizione".</p> Che impatto hanno avuto gli abusi sulla tua vita di adolescente? <p style="text-align: justify;">G. "Il mio corpo mi dava dei segnali di malessere. Avevo sempre mal di stomaco, crisi di pianto e difficoltà di concentrazione a scuola, tanto che più in là ho dovuto lasciare. Volevo che smettesse e per un po’ ho finto di stare con un ragazzo perché lui (don Marino, ndr) mi lasciasse stare. La situazione, però, non ha retto a lungo e ha ricominciato a fare quelle cose".</p> Hai chiesto aiuto a qualcuno? <p style="text-align: justify;">G. "Mia madre (vivevamo da sole da quando mio padre è morto molti anni prima) una notte mi chiese cosa avessi, perché non smettevo di piangere. Quando le dissi la verità non mi credette, così rinunciai a parlargliene ancora. Più in là, però, una corista che frequentava la parrocchia ha intuito qualcosa dai miei atteggiamenti, ero arrabbiata e delusa. Quando ho trovato la forza di parlare con lei, pian piano le ho raccontato tutto quello che avevo patito, ci sono voluti giorni. Alla fine lei mi ha convinto a denunciare don Marino al vescovo della diocesi di Termoli-Larino, monsignor Gianfranco De Luca".</p> Il vescovo ha preso provvedimenti? <p style="text-align: justify;">G. "Ha allontanato don Marino dalla chiesa di Portocannone. A quel punto, a 17 anni, ho deciso di denunciare alla magistratura, volevo giustizia".</p> L'hai avuta? <p style="text-align: justify;">G. "Non direi proprio. Il pubblico ministero ha diviso il fascicolo in due parti: una riguardante gli abusi subiti quando avevo 13 anni, l'altra, quelli avvenuti dai 14 ai 16 e per questo secondo fascicolo ha chiesto l'archiviazione".</p> Perché? <p style="text-align: justify;">G. "Perché dai 14 anni in su, sono stata considerata ‘consenziente', in pratica secondo il pubblico ministero, io e don Marino eravamo da considerare ‘una coppia'. La cosa più grave, tuttavia, è che il fascicolo per cui si è proceduto riguarda solo due mesi, da aprile al 20 giugno, quando ho compiuto 14 anni".</p> Don Marino è stato condannato? <p style="text-align: justify;">G. "È stato condannato sei anni di reclusione con sentenza di primo grado, attendiamo l'udienza d'appello che avrà luogo l'11 ottobre prossimo. Per l'altro fascicolo, ovviamente abbiamo fatto ricorso contro l'archiviazione".</p> Dove si trova oggi? <p style="text-align: justify;">G. "Non so dove sia, so sole che è stato fotografato dai giornalisti di Pomeriggio Cinque, mentre, nonostante l'interdizione, celebrava messa".</p> Come ti fa sentire il fatto di essere stata considerata consenziente? G. "Don Marino mi ha distrutto la vita, ma la giustizia ci ha messo sopra una pietra tombale". https://www.fanpage.it/quegli-abusi-in-sagrestia-dopo-la-scuola-ma-per-i-giudici-a-14-anni-ero-consenziente/