<p style="text-align: justify;"><strong>CASAPESENNA</strong> – <em><strong>(g.g.)</strong></em> Udienza importantissima, e rigorosamente a porte chiuse, quella svoltasi l’altro ieri, mercoledì, in un’aula del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, per il processo che vede imputato, principale imputato, il sacerdote di Casapesenna <strong>don Michele Barone</strong>. Fondamentale perchè sul banco dei testimoni è salita <strong>N.T.,</strong> sorella della presunta vittima degli esorcismi e degli atti di violenza, perpetrati da don Michele e autorizzati, purtroppo dai <strong>genitori della ragazzina C.T. e L.C.</strong>, e principale accusatrice degli imputati, tra cui ci sono gli stessi genitori e anche il poliziotto Luigi <strong>Schettino</strong> del commissariato di Maddaloni.</p> <p style="text-align: justify;">N.T. è stata una ragazza determinata, affrancata evidentemente dall’ignoranza, dall’arretratezza generale, riguardante anche la concezione della fede che fa da sfondo ma è anche la ragione d’essere di questa bruttissima vicenda.</p> <p style="text-align: justify;"><span id="more-29421"></span>Se il programma Le Iene ha scoperchiato questo autentico verminaio, di cui si parlava da anni, senza però che fosse emersa mai qualche prova, ciò è stato dovuto alla determinazione della sorella della vittima.</p> <p style="text-align: justify;">N.T. nella realizzazione del rito ordinario di questo processo, è stata chiamata a confermare, davanti alle parti, quello che ha denunciato, quello che ha dichiarato ai magistrati e alla polizia giudiziaria nella fase delle indagini. E sostanzialmente l’ha fatto.</p> <p style="text-align: justify;">N. ha riferito che la sorella le aveva fatto leggere uno scritto dove raccontava di un episodio avvenuto a casa, allorquando il sacerdote dormiva nello stesso letto con la sorella e con altre seguaci. Si sarebbe strofinato sulla vittima che non aveva sensibilità dal bacino in giù e pertanto non sa dire cosa accadde, salvo ricordare che il prete si alzò per andare in bagno.</p> <p style="text-align: justify;">La mattina dopo, la presunta vittima, si era accorta che il sacerdote stava avendo un rapporto con l’altra seguace che aveva dormito nel medesimo letto.</p> <p style="text-align: justify;">Altre cose N. ha detto, ma questa ci è sembrata quella più importante, perchè va a precisare che il sacerdote si relazionava alla sua vittima, anche al di la delle farlocche pratiche esorcistiche.</p> <p style="text-align: justify;">In questo processo c’è un altro fenomeno: la socializzazione delle tesi difensive. Evidentemente c’era sfuggito che don Michele Barone avesse cambiato avvocato. Adesso a sostenerlo c’è il professionista napoletano, Maurizio Zuccaro, il quale si è lasciato andare a una serie di post, utilizzando anche il sistema dello slogan ingrandito e colorato per esprimere tutta la sua soddisfazione perchè i fatti processuali starebbero dimostrando la piena innocenza del suo assistito, sottoposto, secondo lui, a un vero e proprio massacro mediatico.</p> Mah, forse ha sbagliato aula di udienza e si è imbucato in un altro processo. https://casertace.net/processo-a-don-barone-lorribile-racconto-della-sorella-della-presunta-vittima-faceva-sesso-con-le-seguaci-si-strusciava-su-mia-sorella-e-poi/