Il collegio oltre a condannare il prete a 6 anni e 4 mesi di reclusione ha anche disposto il divieto di avere contatti con minorenni, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici
Don Mauro Galli è stato condannato a 6 anni e 4 mesi di carcere. L’ex parroco di Rozzano, nel Milanese, era a processo con l’accusa di aver abusato sessualmente nel dicembre del 2011 di un ragazzino che all’epoca aveva 15 anni. Il giovane si era deciso a denunciare soltanto nel 2014. Don Mauro, classe ’79, è sacerdote dal 2011. Prima aveva conseguito una laurea in Chimica Farmaceutica.
Per l’avvocato Mario Zanchetti, difensore del prelato, Don Mauro Galli non ha commesso nessuna abuso nei confronti del ragazzino di 15 anni: si limitò a ospitarlo in casa sua, dove i due dormirono nello stesso letto. Il che “è un comportamento estremamente grave soprattutto per un educatore e un sacerdote. Ma non è un reato penale”.
Non è dello stesso avviso la quinta sezione penale del Tribunale di Milano. Il pm Lucia Minutella aveva chiesto una condanna a 10 anni e 8 mesi di reclusione. L’imputato, fuori dal processo, aveva versato 100mila euro di risarcimento ai familiari del ragazzo, che non si sono costituiti parti civili.
Il collegio, presieduto da Ambrogio Moccia, oltre a condannare il prete a 6 anni e 4 mesi di reclusione ha anche disposto il divieto per l’ex parroco di avere contatti con minorenni, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
L’ex parroco, tra il 19 e il 20 dicembre 2011, avrebbe abusato del 15enne nella propria abitazione, dove il ragazzo aveva trascorso la notte “in vista delle attività di preghiera previste per il giorno successivo”.
“I sacerdoti – ha aggiunto il legale – non devono neppure pensare di dormire nello stesso letto con un 15enne. Non è una leggerezza, ma una cosa gravissima dal punto di vista ecclesiale. Non a caso, dopo quella vicenda la carriera pastorale di Don Galli è stata rovinata”.
La madre della vittima contro l’arcivescovo
L’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, che nel 2011 al momento della presunta violenza sessuale era vicario episcopale della zona pastorale numero 6 del Milanese, “è stato maldestro nella gestione di questa cosa, perché dopo aver saputo dell’abuso lo ha spostato alla pastorale di Legnano” a contatto tra l’altro con altri giovani. A dirlo è la madre del ragazzo dopo la condanna di Don Mauro Galli.
Delpini incontrò nel 2012 la famiglia del ragazzo, che subito aveva dimostrato disagio e che ha raccontato della violenza solo nel 2014 a uno psichiatra. La madre ha anche aggiunto che “il Papa è perfettamente a conoscenza della situazione” ma che Delpini è stato “comunque nominato membro del sinodo dei giovani”.
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