Salvatore Anello e Salvatore Muratore, arrestati la scorsa settimana, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il ministro dell’Ordine dei frati minori Cappuccini: “Contestati fatti gravissimi, plauso a polizia e magistrati”
Davanti al gip hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Fra Salvatore Anello e Salvatore Muratore, rispettivamente il sacerdote e il colonnello dell’esercito arrestati con l’accusa di violenze sessuali (anche su minori), non hanno voluto chiarire la loro posizione durante l’interrogatorio di oggi. I due restano in carcere. Le dichiarazioni rese dalle presunte vittime, tra le quali anche alcune ragazzine di 11 e 12 anni, hanno fatto piombare sulla loro testa un macigno pesantissimo, fatto di abusi e bugie che avevano come unico obiettivo quello di soggiogare donne e giovani disposte a tutto pur di scacciare il “maligno” dai loro corpi.
“Vogliamo valutare meglio gli elementi – spiega l’avvocato di padre Anello – ed eventualmente impugnare l’ordinanza. Qualora venissero accertati i fatti, il mio assistito non si sottrarrà alla giustizia. Va detto però che al momento padre Anello appare in assoluto stato confusionale, sembrerebbe quasi non aver ben compreso la situazione”.
Il ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, fra Mauro Jöhri, “è venuto a conoscenza dell’arresto di un frate dell’Ordine, appartenente alla provincia di Palermo. A fra Salvatore Anello vengono contestati fatti gravissimi che sarebbero stati commessi in connessione con il suo ministero sacerdotale”. Lo dice in una nota il procuratore generale dei Frati Minori Cappuccini, fra Antonio Belpiede, in merito all’arresto, nei giorni scorsi, del frate cappuccino che si proponeva come guaritore esorcista, attraverso la celebrazione di “preghiere di guarigione”, accusato di avere abusato sessualmente, attraverso rapporti parziali, di quattro donne e di una minorenne.
“Assieme al suo Consiglio, fra Mauro attesta la fiducia dell’Ordine nell’azione della Magistratura italiana, attende che la verità venga accertata definitivamente ed esprime fraterna solidarietà francescana alle vittime. Fra Mauro dà mandato all’avvocato Michele Tedesco di patrocinare l’Ordine, nell’eventualità, da valutare, che vi sia un danno arrecato dall’azione del religioso e di esserne portavoce ufficiale, per fornire ai mezzi di comunicazione interessati notizie sul caso”.
Il ministro generale “ha attivato le istituzioni competenti dell’Ordine per valutare anche in foro canonico le responsabilità e procedere, secondo le leggi della Chiesa, in parallelo con l’ordinamento italiano, alle cui forze di polizia e alla cui magistratura va il merito di aver scoperto il caso”.
http://www.palermotoday.it/cronaca/abusi-sessuali-arresti-interrogatorio.html
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