Interrogato dai giornalisti durante il volo di ritorno dagli Stati Uniti, papa Francesco ha rinnovato il suo rimprovero ai vescovi colpevoli di coprire gli abusi sessuali su minori compiuti da loro sacerdoti:
“Anche alcuni vescovi hanno coperto questo. È una cosa bruttissima”.
In effetti sono ancora freschi negli Stati Uniti i contraccolpi della rimozione, ordinata da Francesco lo scorso aprile, del vescovo di Kansas City-Saint Joseph, Robert W. Finn, reo d’aver protetto un suo sacerdote poi condannato per abusi.
Ma evidentemente il papa non include tra i colpevoli il vescovo di Osorno in Cile, Juan de la Cruz Barros Madrid, che ha insediato in diocesi lo scorso 10 gennaio e lì ha mantenuto, nonostante le imponenti manifestazioni di protesta, anche politiche, e le accuse scagliate contro di lui da tre vittime e da numerosi sacerdoti e fedeli, che gli imputano di essere stato complice degli abusi sessuali compiuti dal sacerdote Fernando Karadima, per molti anni una celebrità della Chiesa cilena ma alla fine condannato a “preghiera e penitenza” dalla stessa Santa Sede per le sue accertate malefatte.
Il 31 marzo, la congregazione vaticana per i vescovi ha fatto sapere che “ha studiato attentamente la candidatura del presule e non ha trovato ragioni oggettive che ne ostacolassero la nomina”.
E si intuiva che papa Francesco fosse anche lui convinto dell’innocenza dell’accusato. Ma non una dichiarazione pubblica è mai uscita in proposito dalla sua bocca.
Invece ora si sa che Francesco ha parlato. Il 2 ottobre la testata cilena “Ahora Noticias” ha messo in rete un video di un minuto e venti secondi girato lo scorso maggio in piazza San Pietro, nel quale il papa, con espressione risentita, si scaglia contro gli accusatori del vescovo:
> Papa Francisco: “Osorno sufre por tonta”
All’inizio del video si ode Jaime Coiro, un funzionario della conferenza episcopale cilena, presente con i famigliari, dire al papa che in Cile la Chiesa “prega e soffre” per lui.
Ed ecco le parole testuali di Francesco.
NELL’ORIGINALE SPAGNOLO
“Es una Iglesia que perdió la libertad dejándose llenar la cabeza por políticos, juzgando a un obispo sin ninguna prueba después de veinte años de servicio. O sea, que piensen con la cabeza, no se dejen llevar por las narices de todos los zurdos que son los que armaron la cosa.
“Además, la única acusación que hubo contra ese obispo fue desacreditada por la corte judicial. O sea, por favor, eh… no pierdan la serenidad. Osorno sufre sí, por tonta, porque no abre su corazón a lo que Dios dice y se deja llevar por las macanas que dice toda esa gente. Yo soy el primero en juzgar y castigar a alguien que tiene acusaciones de ese tipo… Pero en este caso ni una prueba, al contrario… De corazón se lo digo. No se dejen llevar por las narices de estos que buscan lío no más, que buscan calumnias…”-
E IN ITALIANO
“È una Chiesa che ha perso la libertà perché si è lasciata riempire la testa dai politici, giudicando un vescovo senza nessuna prova dopo venti anni di servizio. Per cui, che pensino con la testa, non si lascino tirare per il naso da tutti quei sinistrorsi che sono quelli che hanno montato la cosa.
“Inoltre, l’unica accusa che c’è stata contro questo vescovo è stata screditata dalla corte giudiziaria. Per cui, per favore, eh… non perdano la serenità. [La diocesi di] Osorno soffre, certo, perché intontita, perché non apre il suo cuore a quello che Dio dice e si lascia trascinare dalle stupidaggini che dice tutta quella gente. Io sono il primo a giudicare e punire chi è accusato per cose del genere… Ma in questo caso manca la prova, anzi, al contrario… Glielo dico di cuore. Non si lascino tirare per il naso da questi che cercano solo di fare ‘lío’, confusione, che cercano di calunniare…”.
I “sinistrorsi” – “zurdos” nel gergo argentino – che hanno irritato particolarmente il papa comprendono presumibilmente i 51 deputati cileni, per la maggior parte del partito socialista della presidente Michelle Bachelet, che hanno firmato una petizione contro la nomina di Barros a vescovo di Osorno.
Le reazioni di uno degli accusatori:
> Víctima de Karadima tras declaraciones de Papa Francisco
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È il professor Danilo Castellano, uno dei maggiori esperti della materia. Giudica la riforma “contraddittoria e incoerente”. Ma anche al cardinale Kasper non piace
1.10.2015
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Alla vigilia dell’assise, tre teologi con il sostegno di cardinali e vescovi criticano e rigettano l'”Instrumentum laboris”. Ecco il testo integrale del loro atto d’accusa
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/10/06/abusi-sessuali-il-vescovo-di-osorno-ha-un-avvocato-il-papa/
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