SYDNEY, 27 MAG ? L’ex arcivescovo di Melbourne e poi di Sydney card. George Pell, ora prefetto degli Affari economici del Vaticano, ha informato la Commissione nazionale d’inchiesta sulle risposte delle istituzioni agli abusi sessuali a minori, di essere disposto a rendere testimonianza giurata di persona.
Il piu’ alto prelato cattolico d’Australia e’ stato nominato piu’ volte nelle udienze della Commissione da diverse vittime di pedofilia, secondo cui avrebbe ignorato e anche coperto per decenni abusi commessi da sacerdoti, permettendone il trasferimento da una parrocchia all’altra. Asserzioni che il prelato ha piu’ volte respinto.
“Voglio mettere assolutamente in chiaro che sono disposto a rendere testimonianza se la Commissione lo richiedera’, che sia per dichiarazione scritta, per videolink o presentandomi di persona”, ha scritto al giudice che presiede l’inchiesta, Peter McClellan. “Come ogni altro sono inorridito dai racconti dei sopravvissuti agli abusi. I suicidi di tante vittime sono una tragedia enorme. Sono anche profondamente rattristato per la maniera in cui le autorita’ della Chiesa hanno mancato nel rispondere a tali crimini”, ha aggiunto.
Le udienze sono in corso a Ballarat nell’entroterra di Melbourne, la diocesi australiana in cui furono commessi gli
abusi su minori piu’ numerosi e gravi. E secondo diversi testimoni Pell era al corrente degli abusi da quando serviva
nella diocesi come sacerdote negli anni 1970.
Una delle vittime, nipote del notorio prete pedofilo Gerald Ridsdale ora in carcere, ha detto che nel 1993 l’arcivescovo Pell avrebbe tentato di corromperlo perche’ tacesse sugli abusi subiti dallo zio. Secondo un altro testimone, Timoty Green, il cardinale avrebbe reagito in modo sbrigativo, uscendo dalla stanza, quando gli ha riferito che il fratello di un collegio cristiano, Edward Dolan, abusava di ragazzini. Le organizzazioni di sostegno delle vittime hanno chiesto piu’ volte che il prelato torni in Australia per affrontare la Commissione. (ANSA)
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