<p style="text-align: justify;">"<strong>I vertici della Curia di Savona hanno coperto casi di preti pedofili</strong>". Proprio nei giorni in cui emerge con tutta la sua forza lo scandalo della pedofilia nella Chiesa, si apre un nuovo inquietante fronte con le dure parole di Don Lupino, parroco di Lavagnola, al funerale di Luisa Bonello. La donna, nota per le sue denunce contro gli abusi sessuali in diocesi, si è tolta la vita. E viene aperto un fascicolo in Procura per istigazione al suicidio. "Chi deve vada in galera".</p> <p style="text-align: justify;">"<strong>Credo che il vescovo, il vicario e il rettore del Seminario </strong>debbano fare un esame di coscienza", ha detto don Giovanni Lupino durante la sua dura omelia. "Chi deve andare in pensione ci vada, chi deve pagare sconti la pena con un bel ritiro spirituale a Sant'Agostino dove ci sono le celle per pregare. Bisogna chiedersi perché la Curia decida di punire le amicizie pulite tra un sacerdote e una donna, mentre tollera che un sacerdote dorma con il suo fidanzato in canonica", dice ancora don Lupino riferendosi ad altri casi denunciati a Savona.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Luisa Bonello era da tempo attiva,</strong> insieme al portavoce della Rete L'Abuso, Francesco Zanardi, in inchieste e docu-film per portare alla luce le vicende di abusi sessuali all'interno della Chiesa. Zanardi, tra l'altro, proprio una decina di giorni fa ha presentato il docu-film “Parole, opere e omissioni” che, attraverso documenti della Procura di Savona, testimonianze, ma anche colloqui riservati, registrati e riprodotti, racconta anni bui in cui le violenze sui minori sono state perpetrate da parte di sacerdoti, due dei quali, don Nello Giraudo e don Giorgio Barbacini, sono stati condannati, mentre un terzo, don Pietro Pinetto, risultato colpevole, è stato salvato dalla prescrizione.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Ora la Procura indaga sulla morte di Luisa</strong>, dopo aver aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, per ora contro ignoti. Il sospetto è venuto leggendo la lettera lasciata da Luisa, nel quale riferendosi al marito lo chiama per nome e non col soprannome che, a sentire il coniuge, ha sempre utilizzato in qualsiasi occasione. Ma non solo, tra le righe lasciate dalla donna, 53enne medico, molte cose non tornano e il sospetto è che siano state scritte da qualcun altro.</p> <p style="text-align: justify;">http://www.affaritaliani.it/cronache/a-savona-pedofili-coperti-dalla-curia260914.html</p>