Il caso del silenzio chiesto ad una vittima all’epoca in cui il cardinale Sean Brady era un giovane sacerdote. “Chiedo scusa”. Subentra il coadiutore, mons. Eamon Martin.
Va in pensione il cardinale Sean Brady, arcivescovo di Armagh e primate d’Irlanda, bersaglio da anni di polemiche sull’insabbiamento del caso di un prete pedofilo avvenuto all’epoca in cui il porporato era un giovane sacerdote. Papa Francesco ha accettato oggi le sue dimissioni per raggiunti limiti di età ed ha contestualmente nominato arcivescovo di Armagh, sede primaziale d’Irlanda, monsignor Eamon Martin, finora arcivescovo coadiutore della diocesi.
Nominato vescovo della città irlandese nel 1996, Brady aveva rassegnato le dimissioni nelle mani del Papa al compimento del 75esimo anno di età, lo scorso 16 agosto. Il porporato, già accusato negli anni scorsi, è tornato di recente nell’occhio del ciclone in connessione alla vicenda di un prete pedofilo. Brendan Boland, all’epoca 14enne, lo aveva già accusato pubblicamente e ha recentemente pubblicato il libro “Sworn to Secrecy” nel quale racconta gli abusi subiti da un sacerdote, padre Brendan Smyth, negli anni Settanta.
Nel volume è riprodotto il documento di impegno al silenzio che egli fu costretto dalla diocesi a firmare alla presenza di Brady, allora giovane sacerdote con funzione di notaio. In seguito padre Smyth ha abusato numerosi altri bambini. A quanto fu riportato dalla stampa irlandese, due vittime di preti pedofili, Marie Kane e Mark Vincent Healy, avevano chiesto al Papa le dimissioni anticipate di Brady nel corso di un incontro in Vaticano a luglio. Jorge Mario Bergoglio, in quella occasione, ha celebrato messa alla presenza di un piccolo gruppo di sopravvissuti ai preti pedofili. Nell’omelia dedicata a questo “crimine e grave peccato”, il Pontefice argentino, tra l’altro, aveva chiesto perdono anche “per i peccati di omissione da parte dei capi della Chiesa”.
“Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Armagh (Irlanda), presentata dall’Em.mo Card. Sean Baptist Brady, in conformità al canone 401 canone 1 del Codice di Diritto Canonico”, si è limitata a comunicare la sala stampa della Santa Sede. “Gli succede S.E. Mons. Eamon Martin, finora Arcivescovo Coadiutore della medesima diocesi”.
“Il motto di Papa Francesco, Miserando atque eligendo, mi sfida e mi ispira con il suo messaggio di Dio misericordioso che al tempo stesso ci sceglie, nonostante i nostri peccati”, ha commentato il card. Brady, a quanto riportato sul sito della diocesi, in un discorso che ha concluso la messa mattutina alla cattedrale di Saint Patrick. “Mi ricorda che anche io devo chiedere scusa e chiedere perdono. E lo faccio nuovamente, ora. Al contempo il motto di Papa Francesco mi ispira ad avere fiducia nella misericordia di Dio e a pregare per avere la forza di fare sempre ciò che Gesù vuole da me”.
Monsignor Martin, da parte sua, ex segretario generale della conferenza episcopale irlandese nominato coadiutore di Armagh da Benedetto XVI, nel gennaio 2013, e ordinato vescovo con Francesco, nell’aprile successivo, ha ringraziato Brady ed ha sottolineato che “la gente mi chiede di mettere un cuore fresco nel rinnovamento della Chiesa in questo paese. Ma io sono solo una persona con tutte le mie inadeguatezze e peccaminosità. Il compito di portare incoraggiamento nella fede al mondo appartiene a tutti noi – fedeli, preti, religiosi, vescovi – che lavoriamo insieme in comunione con Cristo e tra di noi. Sono certo che un umile rinnovamento nella Chiesa in Irlanda arriverà solo se i fedeli laici eserciteranno la loro specifica vocazione e missione per trasmettere la fede e inserire il Vangelo nella realtà della loro vita e del loro lavoro quotidiano”.
http://www.lastampa.it/2014/09/08/esteri/vatican-insider/it/in-pensione-il-primate-dirlanda-accusato-di-insabbiare-un-caso-di-pedofilia-JyZoy3rxkYYXRzV4luFY4M/pagina.html
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