Comunicato stampa della Rete Nazionale L’ABUSO
Ieri sera a LE IENE è andato in onda uno dei casi che Rete L’ABUSO ha seguito, protagonista questa volta un ragazzo di Ferrara, non è lui la vittima, lui è figlio di uno stupro.
Un caso come decine di altri in Italia (sic), un altro caso che non vorremmo morisse impunito col calare degli onori della cronaca, un altro caso venuto alla luce solo grazie al grande coraggio di un’altra vittima, malgrado l’ostruzionismo della chiesa e di chi ancora nega. Ce ne vuole di coraggio credetemi, anche lo scrivente è una vittima, non solo degli abusi, ma delle conseguenze dell’indifferenza, dei soprusi, delle ritorsioni che le vittime devono subire nel momento in cui chiedono una legittima giustizia.
Quelle che sono le dichiarazioni di Papa Francesco e come contrariamente a quelle parole reagiscono le autorità ecclesiastiche si è visto chiaramente, anche ieri sera, un muro di gomma, si fa a gara passando le responsabilità a chiunque ma nessuno se le assume.
.Quello che noi vittime abbiamo passato, quello che abbiamo subito oramai non è rimediabile.
È invece rimediabile dare giustizia, impegnarsi concretamente per interrompere questo labirinto di omertà partendo proprio da chi continuando ad essere omertoso permette che la giostra della pedofilia non finisca mai di girare.
Oggi abbiamo scritto a Papa Francesco, abbiamo mandato anche la richiesta di giustizia di Erik, di sua mamma, tutti vogliamo vedere chiari provvedimenti, veri come la rimozione di coloro che per anni e ancora oggi impediscano una civile giustizia.
Francesco Zanardi
Portavoce Nazionale Rete L’ABUSO
P.S. In allegato copia delle richieste inviate direttamente al Papa. Lo stesso testo è stato pubblicato per essere sottoscritto su Change.org
Short link www.change.org/bastaabusi
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