La chiesa polacca è sempre più cpoinvolta dagli scnadali dei preti pedofili, per i quali si scusa, ma non è disposta a risarcire le vittime.
NON PAGHIAMO – Pochi giorni fa il segretario dell’episcopato polacco, il vescovo Wojciech Polak, si era scusato con le vittime dei preti pedofili e aveva offerto solidarietà e supporto piscologico e terapeutico, oggi però un altro presule, Jozef Kloch, ha confermato ufficialmente che la chiesa polacca non intende pagare risarcimenti alle loro vittime.
MONTA LO SCANDALO – Sono circa 27 i preti accusati di attività pedofile in Polonia, ai quali di recente se ne sono aggiunti altri due, tra i quali un arcivescovo, ricercati a Santo Domingo e per i quali il paese caraibico ha chiesto l’estradizione. Proprio ieri è arrivato in giudizio il primo caso nel quale è stata presentata una richiesta di risarcimento in sede penale, ma gli avvocati dell’episcopato hanno negato ogni repsonsabilità e di conseguenza ogni risarcimento.
NON RESPONSABILI? – Il ragionamento dei vescovi polacchi e dei loro avvocati probabilmente faticherà ad affermarsi, sia perché resta aperta la via del giudizio civile, sia perché igiudici potrebbero convenire diversamente e allinearsi all’interpretazione emersa in altri paesi, nei quali la responsabilità dei sacerdoti incriminata è risultata condivisa anche dall’istituzione ecclesiastica, sia per il frote legame gerarchico al quale è sottomesso il clero, sia per i numerosi episodi di favoreggiamento e persino inquinamento delle indagini messi in atto dalle gerarchie, che hanno provocato ulteriori sofferenze alle vittime nell’evidente tentativo di difendere il buon nome dell’istituzione prima che la lor integrità dagli assalti degli orchi in tonaca.
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